Massa. La cerimonia di ordinazione domenica scorsa, 28 aprile. Il Vescovo Giovanni ha presieduto la cerimonia in cattedrale e imposto le mani su don Vito Piscitello: “da oggi sarai uno strumento eletto nelle mani di Dio per operare a salvezza dei tuoi fratelli”
“Tu es sacerdos in aeternum”: tu sei sacerdote per sempre. Così ha cantato il Coro della Cattedrale, citando il salmo 110, nel momento in cui il novello sacerdote, don Vito Piscitello, abbracciava, per il saluto della pace, i confratelli, accorsi, domenica scorsa in Cattedrale a Massa, per la messa di ordinazione. A presiedere il sacro rito il vescovo Giovanni Santucci.
Con lui hanno concelebrato, oltre all’emerito, mons. Eugenio Binini, il vicario generale don Cesare Benedetti, e tanti sacerdoti provenienti da varie zone della Diocesi o facenti parte della Fraternità “San Filippo Neri” che ha sede a Filetto. È qui che don Vito ha mosso i primi passi della formazione alla vita sacerdotale, seguendo il carisma della fraternità che pone la “nuova evangelizzazione” tra le sue prime specifiche finalità. Ed è stato proprio don Andrea Nizzoli, attuale responsabile della Fraternità, successore, in questo incarico, di don Pietro Cantoni, a rispondere alle domande, previste dal rituale, che attestano l’ammissibilità del candidato a ricevere il sacro ordine del presbiterato.
Originario della parrocchia di Ciminna, in provincia di Palermo, don Vito ha seguito la chiamata a diventare “operaio nella vigna del Signore”, condividendo gli obiettivi dell’ “Opus Mariae” prima e, in seguito, della “Fraternità di San Filippo Neri”. Ha percorso le varie tappe della formazione, previste dalla ratio studiorum, frequentando lo Studio Teologico di Camaiore (LU) e svolgendo diversi incarichi in seno alla comunità. Nella parrocchia di Albiano Magra ha vissuto il tempo del diaconato, accanto a don Samuele Agnesini, coadiuvandolo nel servizio pastorale alle varie comunità.
Alla celebrazione a Massa era presente una delegazione della Confraternita del Ss. Sacramento, proveniente dalla Sicilia, il vicesindaco di Aulla Roberto Cipriani, l’assessore Giada Moretti e il consigliere provinciale Omar Tognini. Il vice sindaco ha motivato la sua partecipazione ufficiale come segno di affetto e riconoscenza nei confronti di don Vito che, assegnato da circa un anno ad Albiano Magra, “ha saputo integrarsi al meglio, entrando in sintonia con i parrocchiani e con tutta la comunità”.
Il vescovo Santucci, mettendo in evidenza la coincidenza dell’ordinazione con la domenica dedicata alla “Divina Misericordia”, ha tratteggiato il profilo del presbitero, secondo gli insegnamenti della Chiesa: deve essere un uomo completamente disponibile a compiere, fino in fondo, la volontà di Dio Padre, seguendo Cristo, con le promesse di castità, obbedienza e povertà. “Abbiamo scelto il celibato – ha spiegato il Vescovo – rinunciando all’amore di una donna, all’amore dei figli, di una famiglia, per avere un amore puro e tutto per il Signore e per i fratelli. Abbiamo scelto l’obbedienza non come un semplice atto formale, ma come adesione alla missione della Chiesa. E abbiamo scelto la povertà per non essere attaccati al denaro, al potere, alla tentazione di dominare gli altri”.
Mons. Santucci ha quindi esortato ad essere “generosi con i poveri e austeri con se stessi perché il Signore ci invia senza borsa, né sandali, né mantello ma solo con la ricchezza del Vangelo che annunciamo”. Il Vescovo ha concluso l’omelia ricordando a don Vito che “da oggi sarai uno strumento eletto nelle mani di Dio per operare a salvezza dei tuoi fratelli. Per questo Dio ti benedica e porti a compimento quanto ha iniziato in te”. Tra i momenti più toccanti della lunga e curata celebrazione, il rito dell’imposizione delle mani e quello della vestizione.
Commovente il momento in cui don Vito ha distribuito la comunione ai suoi familiari, agli amici e ai conoscenti giunti a Massa per questo momento unico e straordinario che resterà nella memoria di molti. I canti sono stati eseguiti dalla Cappella musicale della Cattedrale, mentre don Samuele ha guidato gli interventi dell’assemblea e Ferruccio Bartoletti ha suonato il grande organo Jardine. La cerimonia è stata tramessa in diretta streaming su facebook da parte di alcuni parrocchiani di Ciminna e così in diversi, seppur a distanza, hanno potuto seguire le varie fasi della messa.
(R.B.)