La festa di Maria Madre del Buon Consiglio con il card. Ernest Simoni

Si è conclusa la settimana dei festeggiamenti nella chiesa del Monte a Massa. L’alto prelato albanese ha esortato i fedeli “a professare la fede nell’operosità di tutti i giorni” 

Il card. Ernest Simoni con il Vescovo Giovanni
Il card. Ernest Simoni con il Vescovo Giovanni

Sono terminati i festeggiamenti in onore della Madonna “Madre del Buon Consiglio” nella chiesa del Monte a Massa, una settimana ricca di eventi il cui momento culminante è stato sabato scorso 4 maggio, in occasione della Messa solenne celebrata dal cardinale albanese Ernest Simoni, con il nostro Vescovo, il parroco don Luca Franceschini, don Claudio Hitaj e don Emanuele Borserini, cerimoniere vescovile.
Nonostante la veneranda età, durante l’omelia il card. Simoni, ha esortato, con enfasi, i fedeli “a professare la fede nell’operosità di tutti i giorni mettendosi sotto la protezione della Santissima Vergine Madre di Dio. Mediante la recita delle tre parti del santo Rosario in famiglia, la partecipazione alla santa Messa e l’aiuto ai poveri, pie pratiche quotidiane sollecitate in molte occasioni ed in vari modi, ci è data la possibilità di fortificare la fede e superare le prove e le tentazioni”.
Presenti, tra le autorità invitate, il Sindaco di Massa, Francesco Persiani, e Majlinda Dodaj, capo missione per l’Albania presso la Santa Sede, a dimostrazione del particolare attaccamento che il popolo albanese nutre verso la “Madre del Buon Consiglio”, venerata nel Santuario di “Shkroder-Scutari” con il titolo “Signora d’Albania”.
Al termine della cerimonia, il Vescovo Giovanni e don Franceschini hanno ringraziato il card. Simoni che con la sua presenza ha voluto privilegiare la Diocesi apuana e la parrocchia. Entrambi hanno posto l’accento sull’alto esempio che egli rappresenta per tutta la Chiesa: ha saputo restare saldo nella fede anche negli anni veramente dolorosi, trascorsi in carcere, sottoposto a tortura, condannato a morte, poi ai lavori forzati; anni di umiliazioni e di prove, durante i quali ha mantenuto la dignità e la fermezza del servitore di Cristo, offrendo così una autentica testimonianza di fede.
Per suggellare questo particolare legame tra il popolo albanese e la popolazione della parrocchia del Monte, e per creare un ponte spirituale con i tanti immigrati, quest’anno i festeggiamenti sono stati condivisi con la comunità albanese, presente alle celebrazioni e alle manifestazioni organizzate in parrocchia con prodotti tipici e folklore locali.
Le celebrazioni sono terminate con la tradizionale e partecipata processione, attraverso le strade del rione, che ha portato alle famiglie la vicinanza e la preghiera dei fedeli presenti, recando, in quei luoghi la maestosa statua della Madonna del Buon Consiglio e il grande Crocefisso ligneo sorretti a braccia d’uomo in processione.
L’icona della Madonna del Buon Consiglio, presente e venerata in parrocchia grazie all’Ordine Agostiniano che qui aveva il suo convento, è la copia dell’immagine arrivata a Genazzano per vie misteriose, secondo un’antichissima e costante tradizione, proveniente dall’Albania e s’intreccia con la storia delle sofferenze del popolo albanese e con la sua tenace speranza. Edificato nel VI secolo, il Santuario della Madonna del Buon Consiglio di Scutari era molto popolare anticamente, ma fu distrutto nel 1467 durante l’occupazione dei turchi ottomani. Alla presenza di due fedeli albanesi avvenne il fatto miracoloso, che ha visto trasportare la sacra immagine portata da mani d’angeli fino a Genazzano, dove sorge dal XV secolo un Santuario intitolato a Maria Madre del Buon Consiglio.

A.R.