
Sedici concorrenti all’VIII edizione del concorso “Torta d’erbi” di Scorcetoli

Si è svolta a Scorcetoli, domenica 7 aprile, nei locali della parrocchia, l’VIII edizione del concorso “Torta d’erbi”, edizione primaverile, nato con lo scopo di tramandare la tradizione di quel piatto della Lunigiana contadina e di non perdere l’antica arte di saper riconoscere le erbe spontanee commestibili. La torta d’erbi è figlia dell’arte dell’arrangiarsi, che ha permesso di sfamare intere generazioni; perderla sarebbe perdere una parte delle nostre origini. In realtà si dovrebbe parlare di torte d’erbi, al plurale, perché ogni paese produce una versione diversa, anzi da famiglia a famiglia c’è differenza nel prepararle nel cuocerle ma si possono trovare numerosi ingredienti e tecniche di produzione comuni a tutte le ricette. Sedici sono state le torte che si sono sfidate a Scorcetoli e che hanno messo a dura prova la giuria del concorso che era composta da Ragna EngelBergs, delegato per la Lunigiana dell’Accademia della Cucina Italiana; Gabriella Molli, aullese, pubblicista del Secolo XIX, studiosa della cucina della Lunigiana storica; lo chef Rolando Paganini, ha collaborato con Angelo Paracucchi ed oggi insegna nell’Istituto Alberghiero di Bagnone; Marisa Bernardelli, rappresentante delle donne della valle del Caprio, garante della tipicità della torta. Questi i primi tre classificati: vincitrice Francesca Pettazoni, aspetto molto gradevole, pasta sottile, buona cottura, altezza giusta, gusto equilibrato con distinta percezione di sapori e profumi delle erbe, corretta qualità di olio, impasto ben legato. Secondo Fabio Bracci: bell’aspetto con pizzatura ormai rara, pasta fine, impasto non molto legato, percezione del profumo delle erbe gradevole. Terza Rina Biagi: aspetto di fattura antica, pasta consistente ma fragrante, impasto molto morbido, leggermente alto, buona scelta delle erbe.