
Gli azzurri con un grande primo tempo, in cui si permettono anche di sbagliare un rigore, meritano appieno l’intera posta anche se il Quarrata ha reso difficile l’impresa. Il Lampo invece crolla senza attenuanti sul campo del Villa Basilica. Prima ormai senza storia, dove il Serricciolo sarà costretto a giocare i play off probabilmente senza nessuna intenzione positiva. Disastro Seconda dove, senza obiettivi concreti, rischiamo di mettere due o tre delle nostre ai play out. In Terza, bella prestazione del Barbarasco che impone il pari alla capolista e guadagna un posto nei play off.

Può succedere che ti stai gustando una fetta di testa in cassetta di quelle di una volta e sei immedesimato nella ricerca di sapori che hanno tanto di antico, quando una voce amica ti sussurra all’orecchio che la Pontremolese ha sbancato Quarrata e nel contempo il Lampo, che domenica scorsa ci aveva fatto soffrire oltre il lecito, è stato sconfitto inaspettatamente dal Villa Basilica. Dire che il piacere che stavi provando sia svanito sarebbe una menzogna, semmai posso affermare che il sapore si è esaltato aumentando oltre misura il già elevato piacere, tanto che, invece di interrompere l’esperienza per la dovuta meditazione sugli eventi, mi sono gustato appieno un’altra fetta di quella meraviglia accompagnata da una crescente di quelle di una volta che riesci a trovare solo se sai dove cercare. Insomma, la grande paura, il timore che le cose potessero mettersi al peggio a soli 270 minuti dalla conclusione del torneo sono rientrati ed ora i patemi d’animo che avevamo messo in preventivo per un finale al cardiopalmo si sono attenuati, anche se, come evidente, manca ancora qualche piccolo particolare per cantare vittoria. A rassicurare che le cose possano mettersi al meglio, proprio la vittoria di Quarrata dove la Pontremolese, in particolare nella prima frazione, ha dato spettacolo offrendo spaccati di gioco di alta levatura che si sono concretizzati con tre reti indiscutibili ed un rigore banalmente fallito da Occhipinti che così non ha potuto ritoccare il suo primato personale, oltre che chiudere forse definitivamente il discorso anzitempo. Anche se le cose, infatti, si sono risistemate nel breve, il Quarrata non è certo stato a guardare ed ha cercato in tutti i modi di rendere complicata la giornata della capolista non solo riaccorciando le distanze e riaprendo la partita, ma cercando fino in fondo almeno il pareggio, cosa fortunatamente non successa perché gli azzurri hanno serrato le fila e sono riusciti a chiudere in vantaggio un confronto fondamentale per il loro futuro prossimo. Quindi, mancano due turni, ovvero 180 minuti, e sei punti in palio, con un vantaggio di tre punti sul Lampo, con un impegno interno di tutto rispetto contro quel Real Cerretese che si è sempre rivelato cliente non solo ostico, ma indisponente visto che anche quest’anno ha fatto suo il confronto dell’andata. Ora, però, di fronte avrà un’altra Pontremolese consapevole che solo la vittoria le spianerà la strada per un’ultima trasferta in quel di Lammari dove, se le cose andranno come prevedibile, avrà dalla sua ben due risultati per aggiudicarsi il torneo e realizzare il sogno di dare la concretezza all’appuntamento del centenario, con il ritorno in quell’Eccellenza che l’ha vista protagonista per un lungo frangente e che sembra essere il palcoscenico giusto per dare il dovuto significato alla bella storia scritta soprattutto negli ultimi vent’anni. Certo, ci sarà ancora da soffrire, però con un piccolo vantaggio in più che fa davvero morale, tanto morale nel momento più delicato della stagione ed attenua il senso di disagio che era cresciuto domenica scorsa, cosa che neppure la suddetta fetta di testa in cassetta era riuscita ad attenuare fino al fatidico momento della notizia esaltante.

Per il resto, forse sarebbe il caso di lasciare perdere perché c’è veramente ben poco da dire, fatto salvo quanto realizzato in Terza dal Barbarasco. La squadra di Giorgi, infatti, si è presa lo sfizio di mettere in difficoltà la capolista costringendola ad inseguire il pari oltre il tempo regolamentare, ottenendolo quando già i padroni di casa pregustavano l’impresa che avrebbe cambiato poco nei fatti, ma sarebbe stata di soddisfazione, soprattutto una sventagliata di ottimismo in vista dell’imminente lotteria dei play off che non sarà certo facile vista la caratura delle avversarie. Resta il fatto che i tresanini restano l’unica squadra a mantenere aperta la prospettiva di raccogliere qualcosa, anche se non sarà certo facile. Per lo meno, però ci stanno provando e soprattutto hanno ridato un senso alla nostra partecipazione all’avventura della Terza, mai come quest’anno così sotto tono, sebbene non si possa passare sotto silenzio il fatto che almeno il ValliZeri ha fatto di tutto per fare la sua bella figura riuscendoci certamente visto il noviziato nient’affatto facile in un contesto così controverso come quello della Terza categoria, per la disparità dei valori messi in campo con la partecipazione delle formazioni versiliesi. Qualcuno dirà che in lizza per qualcosa ci sarà anche il Serricciolo che, volente o nolente, sarà costretto a giocarsi quanto potrebbe venire dalla bagarre del play off di Prima categoria. Anche per non rinunciare alla nostra abitudine di dire quello che pensiamo al di là dei possibili riflessi, per ora per altro mai avvertiti, siamo convinti che per gli aullesi l’avventura dei play off si tradurrà in una specie di fastidio da sopportare con la dovuta sufficienza, tanto che non si stanno neppure preoccupando di mantenere la seconda posizione che, sulla carta almeno, renderebbe certamente meno complesso l’evento, ma sono già scivolati in terza posizione dove troveranno probabilmente un cliente molto scomodo, quel Don Bosco Fossone di fronte al quale avrebbero tutte le attenuanti del caso laddove venissero eliminati. Insomma, neppure ci facciamo affidamento sulla possibilità di potere godere una bella bagarre che potrebbe regalarci una soddisfazione attesa davvero da troppi anni, anzi l’abbiamo già accantonata, speranzosi di essere smentiti e magari messi alla berlina, cosa che ci farebbe piacere. Quanto alla Seconda, che dire. Il piattume che si va delineando ha trovato le dovute conferme anche nel turno appena concluso, con l’aggravante che non solo abbiamo chiuso il conto con la possibilità di entrare nel lotto delle papabili, ma si va prospettando il dramma che almeno due nostrane vengano coinvolte nei play out, senza trascurare che, se il Ricortola riuscisse ai tirersi fuori dalle peste visti i risultati degli ultimi tempi, non è improbabile che ce ne caschi dentro anche una terza, come dire che, per lo meno, una retrocessione ce la beccheremo di sicuro, che sarebbe la ciliegina giusta per dare senso ad una stagione come non si era mai vista negli ultimi quarant’anni. Insomma, se qualcuno se la sente di aggiungere qualcosa alle nostre misere note per dire che forse ci stiamo sbagliando, che non abbiamo capito niente del clima che si vive nel settore, che quanto viene offerto è il meglio possibile che l’ambiente può offrire, siamo disposti ad accettare suggerimenti per una lettura diversa da quella che abbiamo fatto per tutta la stagione e stiamo facendo tutt’ora. Certo, direbbe qualcuno, sputare sentenze è facile, ma è altrettanto facile guardare la realtà per rendersi conto che continuare così non ha assolutamente senso e che occorre voltare pagina altrimenti meglio chiudere il libro e passare ad altro, che gli spazi non mancano.
Luciano Bertocchi
