Pensionamenti a catena: la  fuga dei dipendenti comunali a Pontremoli

In due anni saranno una quindicina, 23 in meno nell’ultimo quinquennio. Un risparmio annuo di 250mila euro, ma problemi per i servizi. Ad agosto se ne va anche il comandante dei Vigili Urbani: in arrivo il sostituto.

31 gennaio 2019. Durante la festa di San Geminiano il sindaco Lucia Baracchini ha premiato i dipendenti comunali andati in pensione nel 2018
31 gennaio 2019. Durante la festa di San Geminiano il sindaco Lucia Baracchini ha premiato i dipendenti comunali andati in pensione nel 2018

In cinque anni 23 dipendenti in meno: è il “saldo” del Comune di Pontremoli alla voce “personale” dopo i pensionamenti del 2018, anno che ha visto scendere a 74 l’organico dei “comunali”. Una diminuzione che anche nell’anno in corso potrebbe registrare una replica portando ad una quindicina e più i dipendenti collocati in pensione in un solo biennio. “Fare un calcolo preciso per il 2019 ad oggi non è possibile – ci spiega il vicesindaco Manuel Buttini – perché ai pensionamenti già da tempo programmati si potrebbero aggiungere quelli permessi dalla nuova ‘quota 100’ portando ad 8 e forse più le unità di personale con i requisiti per lasciare il Comune”. Una vera e propria “emorragia” di persone, con competenze preziose e maturate negli anni, a volte non facili da sostituire; soprattutto se si tratta di responsabili di servizio, quelle figure ai vertici dei settori nei quali è suddivisa la macchina comunale. Che dunque potrebbe andare in crisi. “Quando un pensionamento è programmato possiamo trovare per tempo la soluzione – continua Buttini – come nel caso del comandante dei Vigili Urbani di Pontremoli che ad agosto andrà in pensione”. Elio Magnani, che comanda la pattuglia di 5 vigili più 2 ausiliari, sarà sostituito dal nuovo comandante che prenderà servizio qualche settimana prima per affiancarlo. “Una figura – aggiunge il vicesindaco – che il Comune di Pontremoli assumerà ricorrendo alla mobilità tra Enti” come del resto ha già fatto più volte nel corso degli ultimi anni. Altre soluzioni arriveranno dall’interno, “promuovendo” alcuni dipendenti ai quali sarà affidata la responsabilità dei settori, mentre non si può escludere che alcuni servizi potranno essere accorpati così come accaduto negli ultimi tre anni con operazioni di riorganizzazione che hanno visto la riduzione di due posizioni organizzative.

Il vicesindaco ed assessore al bilancio di Pontremoli, Manuel Buttini
Il vicesindaco ed assessore al bilancio di Pontremoli, Manuel Buttini

Ma non si sono registrate solo partenze: il Comune di Pontremoli infatti ha aperto a nuove assunzioni, ma sempre con il meccanismo della mobilità tra Enti Pubblici o con quello del “comando”, una sorta di prestito da altro Comune: così è arrivato un ingegnere dal Comune di Carrara, per ora part time ma che nei prossimi mesi rimarrà in via definitiva e a tempo pieno. E sempre per l’Ufficio Tecnico c’è a disposizione un nuovo geometra che andrà a rinforzare la squadra dei tecnici comunali. Poi nel piano triennale delle assunzioni è previsto (e quest’anno sarà perfezionato) l’inserimento di due impiegati amministrativi che saranno assunti part time da una lista speciale dove possono essere ricompresi degli orfani di vittime sul lavoro, in servizio etc… Poi ci sono gli accordi con altri Enti lunigianesi: quello con il Comune di Zeri ha portato un’unità di personale per rinforzare il servizio Tributi per alcune ore settimanali. Infine dall’Unione dei Comuni è in arrivo per due giorni la settimana un’impiegata amministrativa che si occuperà dell’ufficio del Giudice di Pace. “Abbiamo preso tutte le precauzioni possibili e colto le opportunità per non restare scoperti – spiega ancora Buttini – ma le uscite improvvise potrebbero creare problemi perché potrebbe non esserci il tempo necessario per soluzioni alternative nell’immediato”: il riferimento chiaro è ancora a “quota100” che potrebbe spingere dipendenti in servizio a chiedere il pensionamento con tempi di attuazione brevissimi. E la strada dei concorsi pubblici? “Il concorso è una procedura molto complessa da gestire e soprattutto che prevede tempi lunghi, di molti mesi – precisa Buttini – per questo fino ad oggi abbiamo percorso altre strade: la mobilità tra Enti, i comandi, ma anche l’eventuale utilizzo di graduatorie concorsuali di Comuni limitrofi”. Intanto, in questa grande incertezza per la gestione futura dei servizi e il funzionamento della “macchina Comune”, un dato sicuro c’è: il risparmio di circa 250mila euro l’anno! Il costo del personale del Comune è infatti sceso dai 3 milioni di euro del 2016 ai 2,75 del 2018. Un risparmio considerevole, anche se nell’anno appena passato il “beneficio” è stato in parte “eroso” dal pagamento degli arretrati riconosciuti nel rinnovo del contratto nazionale che per il Comune ammontano a 140mila euro. (Paolo Bissoli)