Calcio: la Pontremolese rallenta e la Lampo torna a farsi sotto

Strano pareggio degli azzurri a Calenzano dove, nonostante tutto, meritavano tutta la posta e, invece, sono costretti ad accettare il pari. Buona prova del Serricciolo che va sul velluto a Gorfigliano e tiene il passo del River Pieve in attesa dello scontro diretto. Solita confusione in Seconda dove succede un po’ di tutto, dalla distrazione dell’Atl. Podenzana al momentaccio del Monti e le altre sempre meno convincenti. In Terza, almeno, il Barbarasco fa uno scherzetto al San Vitale e prenota un posto nei play off, sempre che non torni in confusione.                  

La squadra della Fivizzanese
La squadra della Fivizzanese

Al solito, c’è ben poco da dire quando le cose vanno come devono andare e, anche se le provi tutte per cambiare la sorte, alla fine devi prendere atto che non c’era altra soluzione. Questa, in sintesi potrebbe essere la riflessione che potrebbe fare la Pontremolese dopo essere tornata da Calenzano con il minimo indispensabile, ovvero quel punticino che muove certo la classifica, ma permette di nuovo alla Lampo di rifarsi sotto per portarsi a due sole lunghezze, margine un po’ troppo stretto, sempre che le cose rimangano così, per andare sereni allo scontro diretto previsto al Comunale tra tre settimane. In effetti, gli azzurri, dopo la partenza incerta e distratta che aveva permesso ai fiorentini di portarsi in vantaggio, hanno trovato subito il ritmo giusto per rimediare la situazione e, nonostante un ritmo non esaltante, lasciavano intendere di avere tutte le carte per conquistare l’intera posta in gioco. Detto e fatto, perché in apertura di ripresa trovavano il vantaggio sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma l’arbitro, tra la perplessità generale, annullava. Apriti cielo, perché mentre montava la rabbia dei nostri, saliva nei padroni di casa la consapevolezza che forse era meglio accontentarsi del punticino fino a quel momento meritato, per cui iniziavano una melina assurda, per altro tollerata dal direttore di gara, per cui, sull’onda del ”Viva il Parroco”, o sparivano i palloni lanciati il più lontano possibile o addirittura si vedevano due palloni in campo, per cui in pratica non era più possibile cercare di imbastire qualcosa di razionale. Una tattica efficace che irretiva la manovra degli ospiti inutilmente impegnati a cercare di giocare quando, dall’altra parte, si cercava solo di interrompere la manovra senza preoccuparsi di costruire. Certo, si dirà, qualcosa anche in casa azzurra non ha funzionato perché una squadra in palla la maniera per superare certi ostacoli la trova, ma è evidente che il momento della Pontremolese non è dei più superbi e, quindi, ogni tanto, occorre accontentarsi. Se fase di stanca prima o poi doveva venire, è meglio che sia venuta adesso che non nel momento topico della stagione, perché mancano solo sei giornate e il calendario non è dei più semplici, nonostante la sensazione palpabile che il tutto andrà a risolversi nel confronto diretto, tanto più che il divario tra le due reginette e le inseguitrici continua ad aumentare e andrebbe profilandosi la possibilità di evitare anche i play off. Ma la prima piazza resta il vero obiettivo perché la seconda imporrebbe quegli spareggi che restano sempre una lotteria, quindi da evitare specie dopo una stagione condotta su questi livelli.

I tabellini delle nostre squadre
I tabellini delle nostre squadre

Un po’ il rebus che va coinvolgendo in Prima il Serricciolo anche se la sua posizione è proprio opposta a quella della Pontremolese. Gli aullesi, infatti, dopo l’ultimo turno che li ha visti andare sul velluto a Gorfigliano in casa dei Diavoli Neri, tengono il passo del River Pieve che viaggia con due lunghezze di vantaggio, anche loro in attesa che sia proprio lo scontro diretto a dire quale delle due meriti il salto di qualità. Il problema è che la squadra di Bertacchini il momento clou della stagione lo dovrà affrontare in campo esterno e questo potrebbe rivelarsi un problema, anche se, a nostro avviso, alla lunga, il possibile handicap potrebbe rivelarsi vantaggioso perché, di solito, Iardella e C. si trovano meglio quando devono giocare di rimessa che non a costruire gioco. Quindi, alzare i paraocchi e tirare diritto, consapevoli che al grande appuntamento mancano solo novanta minuti, poi sapremo cosa ci attende nella volata finale che, avrà un suo significato solo se le cose andranno come noi speriamo. Chi nel frattempo sperasse che anche dalla Seconda venisse qualche nuova tale da meritare una qualche attesa, si metta subito l’animo in pace perché è successo di tutto meno che quello che ci aspettavamo. Intanto, l’Atl. Podenzana, unica delle nostre con una qualche prospettiva, che si fa ingabbiare dal FilVilla e si perde la ghiotta occasione di ridurre concretamente il divario con il Corsanico, stoppato secondo pronostico, dalla capolista. Certo, ora il distacco è inferiore ai dieci punti e questo fa ben sperare, però per tenere il passo bisognerà sudare le proverbiali sette camicie, altrimenti addio sogni di gloria. Per il resto, secondo stagione, quasi tutta nebbia agli irti colli, con Fivizzanese e Filattierese che tirano fuori le unghie per togliersi dalla scomoda posizione di papabili concorrenti alla bagarre dei play out, con i medicei che liquidano in casa sua un sempre più imprevedibile Mulazzo, che ripiomba così in zona a rischio, mentre i castellani lasciano di stucco il Lido di Camaiore che, certo, era salito alla Selva convinto di fare quel bottino che gli garantiva di restare in zona play off e, invece, è tornato in Versilia con le pive nel sacco. Delle residue, per lo meno assurda la débacle del Monzone che si fa infilare di misura in casa dall’Atl. Carrara quando sarebbe stato il caso di trovare il modo per togliersi definitivamente dalla zona calda, a dire che, neppure nel finale è capace di trovare quegli equilibri che si sono visti solo per caso. Ed ancora il Monti che ha fatto lo scivolone più macroscopico della giornata facendosi infilare per ben tre volte dal modestissimo Fortis Camaiore, provando poi a reagire solo nel finale, fino a capire che sarebbe stato forse facile piazzare l’acuto giusto se l’impegno fosse stato preso con il piglio giusto, mentre invece è dovuto tornare a casa decisamente a mani vuote. Insomma, turno dopo turno, il quadro, va sempre più complicandosi con la prospettiva che almeno due delle nostre andranno ad infilarsi nella lotteria finale con ben poche prospettive, tanto più che nel lotto sta uscendo alla grande quel Ricortola che sembrava già dato per spacciato ed invece, a colpi di vittorie, sta rientrando nel pattuglione delle speranzose con numeri che lasciano per lo meno perplessi, specie per chi spera di non tornare in Terza. Quella stessa Terza che, a suo modo, sembra ricalcare in pieno quanto sta avvenendo nella categoria appena superiore, anche se qui forse qualcosa dovremmo andare a raccogliere. Infatti, nella sorpresa generale, specie dopo le prove altalenanti degli ultimi tempi, il Barbarasco ha ritrovato la verve dei tempi migliori e si è ricordato del suo illustre passato e si è permesso di andare a vincere in casa della seconda della classe, quel San Vitale che sembrava viaggiare a ritmi tali da impedire che si potesse sperare nei play off. Ora, invece, tutto torna in discussione e per i tresanini la possibilità di essere della partita è sempre più palpabile, anche se nelle cinque residue giornate sarà d’uopo evitare altri passi falsi per non buttare al vento quanto di buono compiuto finora. Delle altre merita la dovuta considerazione la Palleronese che per lo meno prova a salvare la faccia muovendo la classifica in modo corposo per puntare ad un piazzamento decoroso che, per quanto ci riguarda, non è davvero poco.

 Luciano Bertocchi

Risultati, classifiche e prossimi turni dei campionati locali
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