
FIVIZZANO. Lasciata fuori dal piano quinquennale della Provincia sulla viabilità

Viva preoccupazione ha destato, in particolare fra gli abitanti di Monzone, la notizia che la Provincia poteva intervenire su molte strade a seguito dei finanziamenti concessi dal Ministero dei trasporti e delle infrastrutture, ma non sulla “vecchia” provinciale per Equi all’uscita del paese. Ben 8 milioni di euro sono le risorse, contenute nel piano quinquennale presentato nell’ottobre scorso e accolto, per essere utilizzate negli anni che vanno da quello in corso al 2023 per circa 1 milione e 600.000 euro ciascuno. Una boccata di ossigeno per la Provincia, anche se insufficiente – a detta dello stesso presidente Gianni Lorenzetti – per far fronte alle numerose problematiche della viabilità, ma anche di alcuni ponti del vasto territorio provinciale. Le schede presentate per la Lunigiana Orientale riguardano interventi sulla provinciale 15 di Luscignano per 500.000 euro, sul ponte della 21 nei pressi di Magliano per 50.000, sulla 10 di Marciaso per 400.000. Perché, si domandava la gente, non era stato preso in considerazione quel tratto della provinciale da Monzone a Equi spazzato via e reso impraticabile dalle “fiumare”?

Sono anni che versa in queste condizioni, nonostante sulla stessa strada siano state spese centinaia di migliaia di euro per bloccare una frana in località Bozzone. Col passare del tempo e la mancata manutenzione, poi, si sono verificati altri piccoli movimenti franosi. La sua riattivazione è stata sollecitata da molto tempo, perché è indispensabile per il transito dei camion che trasportano mezzi pesanti per il lavoro nelle cave di Equi e il marmo. Inoltre il sottopasso della ferrovia sulla provinciale per Vinca, che consente il collegamento con Equi, non è sufficientemente alto per il transito di grandi pullman, a danno delle attività turistiche della zona. È vero anche che c’è una “corrente di pensiero” che vorrebbe che quella strada, una volta ripristinata, fosse riservata all’uso del passeggio a fianco del Lucido, ma non è da escludere una sua duplice utilizzazione con una studiata organizzazione oraria. Intanto, si chiede alle Istituzioni, venga rimessa a posto. E, a questo proposito, il sindaco Paolo Grassi ha dato ampie rassicurazioni. Interpellato personalmente, ha detto che quell’intervento, non compreso nell’elenco della Provincia, sarà sostenuto e realizzato con fondi comunali e a breve termine. Sarebbero contenti anche quanti abitano in via Delle Cave, perché vedrebbero alleggerito il traffico davanti alle loro case. (Andreino Fabiani)