Bohemian Rhapsody e il genio dei Queen

Strepitoso successo per il film sul gruppo musicale inglese e il suo leader Freddy Mercury 

04locandina_FreddySpesso capita alle grandi personalità che con la loro arte hanno segnato un’epoca, che basti appena spolverarle dalla patina del tempo passato perché splendano nuovamente dimostrando come la loro produzione vada oltre alle catene del tempo: sembra rispondere a questo principio anche il genio del gruppo musicale inglese dei Queen, ed in particolare del leader Freddy Mercury, recentemente ritornati in auge grazie al film “Bohemian Rhapsody”. L’arte dei Queen è una delle più emblematiche espressioni musicali della “riscoperta” del barocco nel Novecento. La loro versione di una “musica caleidoscopio”, tragica e comica al tempo stesso, aperta verso l’infinitamente grande e verso l’infinitamente piccolo, malata di grandeur e disillusione, un gran calderone in cui mescolare ingredienti impossibili, è per molti aspetti vicina nello spirito al barocco letterario degli inizi del ‘600, e ci regala uno dei momenti più alti di quella follia disorientata – tipicamente novecentesca – priva di certezze sulla via da seguire.
Esemplifictiva in quest’ottica è la loro canzone più celebre, appunto la leggendaria “Bohemian Rhapsody” un prodigioso riassunto di alcuni secoli di storia della musica popolare europea e non. Ci sono i canti di Natale in chiesa, i Platters, i Led Zeppelin, l’opera, il melodramma di Monteverdi, le cantate di Bach, le melodie corali di Verdi, Frank Sinatra, il musical di Broadway. Il tutto preso e frullato senza rispetto per successioni cronologiche: il canto da chiesa si innesta sulla power-ballad, assoli di chitarra conducono dalle atmosfere del cabaret a quelle dell’Opera, in un tripudio di sovraincisioni vocali, spunti melodici, riff veementi che simulano le progressioni dei fiati in un’orchestra fra cori angelici e demoniaci, senza perdere mai di vista il tema melodico principale.
La dimostrazione che i Queen hanno coniato un originale ibrido tra le asprezze hard-rock e il pomposo gusto glam, con la straordinaria voce di Freddie Mercury in primo piano. Quello dei Queen fu un ingresso davvero dirompente nel mondo musicale, destinato a modificare per sempre la storia della musica contemporanea. Se da un lato la forza dei Queen risiede sicuramente nella qualità dei membri della band, tutti musicisti di ottimo livello, dall’altro è rinvenibile nella loro capacità di rivoluzionare il concetto di rock, così come era stato inteso fino a quel momento.
La musica dei Queen, infatti, non è catalogabile all’interno di un unico genere musicale ma, all’interno di ogni produzione, di ogni album e, spesso, di ogni singola canzone c’è una commistione di stili differenti che, grazie anche alla sintesi operata dall’incredibile voce di Freddie Mercury, rende la loro opera un unicum nella storia della musica. 

(r.s.)