Pontremoli: non si è chiusa la porta al Parco dell’Appennino

La maggioranza accetta di aprire un momento di confronto dopo che Open Pontremoli ritira la mozione in Consiglio. Battaglia critica la scelta e attacca il Pd “si è fatto un passo indietro”

Una suggestiva immagine di uno scorcio montano all'interno del Parco Nazionale dell'Appennino
Una suggestiva immagine di uno scorcio montano all’interno del Parco Nazionale dell’Appennino

Non si può parlare di un’esplicita apertura ma comunque di una volontà di iniziare un percorso di confronto e di dialogo sul Parco dell’Appennino. Questo è quello che è emerso al termine del dibattito scaturito dalla mozione presentata dal gruppo consigliare di “Open Pontremoli” nel corso dell’ultimo consiglio comunale. Una mozione che aveva come oggetto, come spiegato dal capogruppo Francesco Mazzoni, non tanto di riproporre l’annosa ipotesi di far entrare il Comune nei perimetri del Parco ma di attivare un tavolo di confronto in cui cercare di comprendere a fondo gli eventuali vantaggi che potrebbero emergere. “Credo che rispetto ad alcuni fa, ha dichiarato Mazzoni, siano cambiate le condizioni e che si possa ritornare a valutare, senza pregiudizi, né in un senso né nell’altro, cosa comporti per il Comune l’ingresso nel Parco. E che quindi sarebbe importante attivare una serie di incontri e confronti che chiariscano al meglio i vari aspetti”.

Il capogruppo di maggioranza "Cara Puntremal", Jacopo Ferri
Il capogruppo di maggioranza “Cara Puntremal”, Jacopo Ferri
Francesco Mazzoni Il capogruppo di "OpenPontremoli", ora è anche segretario comunale Pd
Francesco Mazzoni Il capogruppo di “OpenPontremoli” e segretario comunale Pd
Il capogruppo Umberto Battaglia
Il capogruppo de “L’Altra Pontremoli”, Umberto Battaglia

Perplesso, ma comunque aperto al dialogo, è parso il capogruppo di maggioranza, Jacopo Ferri, che ha evidenziato come “non abbiamo mai nascosto, come attuale amministrazione e in totale continuità con le precedenti di centrodestra, che c’è sempre stata una forte contrarietà al Parco dell’Appennino anche osservando cosa è successo nei Comuni lunigianesi dove si è insediato. Molti vincoli stringenti per la popolazione e poca reale ricaduta positiva sul territorio”. Ma questo non preclude “l’apertura di un confronto per conoscere più a fondo le tematiche. E se effettivamente la situazione presentasse dei vantaggi per il Comune, si potrebbe aprire un percorso che però deve vedere coinvolta e convinta la cittadinanza, soprattutto quella che fosse maggiormente interessata dai perimetri del Parco”. Per questo il capogruppo ha chiesto ai consiglieri di “Open Pontremoli” di ritirare la mozione, considerata comunque troppo vincolante per l’amministrazione, con l’accordo orale di aprire un confronto con modalità ancora tutte da chiarire (un dibattito, un convegno, una serie di tavole rotonde?). L’accettazione della proposta ha suscitato la dura reprimenda del capogruppo de “L’Altra Pontremoli”, Umberto Battaglia: “Devo registrare, con rammarico, un pesante passo indietro di “Open Pontremoli” e conseguentemente del Partito Democratico sulla questione Parco, accettando di ritirare una mozione, cui avrei dato il mio voto favorevole, in cambio di fumose promesse”. Un attacco politico cui Mazzoni ha replicato sostenendo che “l’obiettivo era quello di tornare a parlare del Parco in maniera seria. Se avessimo voluto lo scontro avremmo chiesto di approvare la mozione, andando al muro contro muro, e ottenendo solo di vederci soccombere numericamente e dell’argomento Parco non si sarebbe più parlato per i prossimi dieci anni”. Non c’è dubbio che quando si cerca di affrontare un argomento con il dialogo e con il confronto, questo sia sempre una cosa positiva. Poi, necessariamente, bisognerà vigilare affinché questo dibattito effettivamente ci sia e che sia realmente produttivo per la città. (Riccardo Sordi)