Situazione ponti a Pontremoli: a  Santa Giustina riapertura ad ottobre. Per Cadugo ancora un mese

Ultimati i lavori per le frane lungo la provinciale continuano quelli sui ponti

Il ponte di Santa Giustina
Il ponte di Santa Giustina

Sono quasi terminati i lavori affidati dalla Provincia lungo la strada provinciale n. 31 della Val di Magra nel territorio di Pontremoli per rimediare ai danni causati dalle piogge dell’ottobre 2011. Sia in località Pietrabianca nei pressi di Ponte Teglia che lungo la salita di Pieve di Saliceto la ditta incaricata ha di fatto concluso le opere, anche se restano le transenne a bordo strada e, nel primo caso, deve essere ancora ripristinato l’asfalto sul ciglio della carreggiata nella porzione interessata dai lavori. In entrambi i cantieri sono stati messi in opera micropali per il consolidamento del terreno e scongiurare così cedimenti della strada. Gli interventi hanno richiesto un investimento complessivo superiore ai 200mila euro. Continuano intanto i lavori che la Provincia ha affidato alla Coaf per la riapertura del ponte di Santa Giustina, chiuso dall’ottobre 2011. La cooperativa di Villafranca ha demolito la pila centrale che per il cedimento della fondazione si era inclinata e che non è stato possibile recuperare. In questi giorni, approfittando della secca del fiume e confidando nella scarsità di precipitazioni, inizierà la messa in opera in profondità dei micropali al centro dell’alveo per la fondazione del nuovo pilone; poi si procederà alla costruzione dello stesso, al ripristino dell’impalcato del ponte e al rifacimento del piano stradale. È in fase avanzata la ricostruzione della sponda destra, spazzata via dalla furia delle acque del Magra: gli operai della Coaf stanno costruendo un muro completamente in sasso che con i suoi gradoni dovrà contenere la scarpata che sarà riposizionata con una tecnica in grado di scongiurare future nuove erosioni. L’intervento, atteso da anni, si dovrebbe concludere come previsto nel mese di ottobre: l’investimento per i lavori – a cura della Provincia con finanziamenti della Regione Toscana – è di 555mila euro.

L'area dei lavori al ponte di Cadugo
L’area dei lavori al ponte di Cadugo

Servirà ancora almeno un mese per concludere la costruzione del nuovo ponte a Cadugo, quello lungo la strada che collega Guinadi a Cervara – nell’alta valle del Verde – che sostituirà quello danneggiato nell’autunno 2014 dalla piena del torrente. Il finanziamento è a carico della Regione Toscana (400mila euro) e del Comune di Pontremoli (30mila euro) e al momento sono terminate le opere di sistemazione delle sponde e di costruzione delle testate dove posizionare le travi in ferro assemblate in loco. Poi si dovrà costruire l’impalcato della carreggiata e tutte le opere connesse: non ci sono indicazioni precise circa la data di inaugurazione, ma in Comune sperano che l’apertura possa avvenire entro quattro o cinque settimane.

Il "salto" tra le due sponde divise dopo che il ponte di Cadugo è crollato durante l'alluvio del 2011
Il “salto” tra le due sponde divise dopo che il ponte di Cadugo è crollato durante l’alluvio del 2011

“Confidiamo che il ponte possa essere aperto alla metà di agosto – ci dice infatti la sindaca, Lucia Baracchini – e stiamo cercando di comprimere il più possibile i tempi per favorire gli spostamenti dei residenti e di tutti coloro che in questo periodo tornano a popolare le frazioni della vallata. Ci sono tuttavia tempi tecnici e strutturali da rispettare, comunque ormai siamo quasi al termine”. Una previsione confermata da Roberto Bertolini, ingegnere del Comune: “se non ci saranno intoppi dovremmo proprio farcela”. La riapertura è attesa da tutta la vallata e in particolare in queste settimane di aumento delle presenze in un’area che ha visto nel passato un forte flusso migratorio, soprattutto verso la Francia; ai disagi arrecati dalla mancanza del ponte a chi vive nella zona tutto l’anno si aggiungono infatti quelli di quanti tornano per le ferie estive, costretti anche quest’anno a percorrere la non certo confortevole strada di Prà del Prete. “Purtroppo – spiega ancora la sindaca – i lavori sono stati rallentati dalle piogge, ma anche la coesistenza forzata di tre cantieri aperti contemporaneamente ha creato non pochi problemi”: infatti si sono sommati i lavori del Comune per il nuovo ponte, quelli del Consorzio di Bonifica nell’alveo del torrente e quelli per la realizzazione della centrale idroelettrica da parte di una società privata. (p.biss.)