143 brasiliani hanno ottenuto la cittadinanza italiana nel Comune. Posta la questione dalle minoranze di “Cambiamo Adesso” e della Lega. Il sindaco Grassi rassicura “tutto è avvenuto in applicazione di leggi dello Stato”.

Ha sorpreso un po’ tutti la notizia che nel Comune di Fivizzano ben 143 brasiliani hanno ottenuto la cittadinanza italiana negli anni 2016 e 2017. A sollevare la questione è stata la Lista Civica “Cambiamo adesso” dei consiglieri Domenichelli, Gia, Pinelli, con una richiesta rivolta al sindaco Paolo Grassi di accedere a tutti gli atti che hanno portato alla concessione. La presa in visione della documentazione alla presenza di un funzionario del Comune ha portato a questa che si può giustamente definire “scoperta”, perché nessuno si era mai accorto di avere come concittadini 143 persone di provenienza brasiliana. “Tutto è avvenuto in applicazione di leggi dello Stato, come dimostrano gli atti, che possono essere consultati dai consiglieri che ne hanno fatto domanda”, ha dichiarato il sindaco, subodorando, probabilmente, una presa di posizione polemica da parte della minoranza quasi si trattasse di provvedimenti di favore, dettati da secondi fini, di varia natura. Niente di tutto questo, ma solo il rispetto di una legge dello Stato, la L. 91 del 1992, che recita che possono usufruire della cittadinanza italiana “tutti i discendenti di seconda , terza, quarta generazione, ed oltre, di italiani maschi – dal 1912 al 1947- e senza distinzione di sesso dal 1948”.

Ovviamente, per ottenere lo status di cittadini italiani, con gli stessi diritti e doveri, chi lo vuole deve avere certi requisiti e seguire una procedura ben precisa, o presso i consolati o presso un Comune italiano. Pare che le verifiche non siano né semplici né brevi. Probabilmente l’iniziativa dei tre consiglieri di minoranza è stata motivata proprio dal fatto che a Fivizzano si sia registrato un così alto numero di acquisizioni di cittadinanze, rispetto ai pochi casi riscontrati negli altri Comuni lunigianesi, pur tenendo conto che dal 2006 al 2015 si è passati, a livello nazionale, da 35.266 a 178.035 nuovi italiani, in base a quella Legge, sottoposta a varie modifiche nel corso degli anni, l’ultima delle quali non ha completato l’iter parlamentare. Anche la Lega Fivizzano ha sentito il dovere di intervenire sulla questione, per saperne di più, nonostante le rassicurazioni del sindaco, espresse in una nota: “Non c’è nulla da nascondere. Queste pratiche vengono svolte da un’agenzia, che opera anche in Garfagnana, nel secolo scorso interessata, come la Lunigiana, da una massiccia emigrazione verso l’America Latina, in particolare in Brasile ed Argentina. Nel caso si tratta di figli di nostri emigrati, appartenenti a categorie sociali della media borghesia – medici, avvocati,…- Essi hanno diritto anche al passaporto europeo, che consente loro di recarsi nell’Unione per motivi di lavoro o di studio. Inoltre fanno il bene anche della nostra economia – bar, ristoranti, attività commerciali….-, con la loro presenza”. è prevedibile che la vicenda conosca ulteriori sviluppi. Andreino Fabiani