Antonio Moratti educatore e amministratore

Un lungo elenco di incarichi sia nella scuola che nell’amministrazione pubblica, ai quali ha sempre adempiuto con profondo senso del dovere e in chiara e coerente osservanza dei principi cristiani. Nato a Massa nel 1923, fu insegnante e preside. Amministratore comunale, fu sindaco di Fivizzano dal 1960 per 15 anni.

02Moratti_AntonioLo scorrere del tempo affievolisce, quando non disperde, il ricordo anche di persone che si sono distinte nel servizio reso alla comunità in cui sono vissute ed hanno ben operato: anche una lapide e l’intitolazione di una strada o di un edificio istituzionale diventano sempre più solo riferimenti nominali dal significato sconosciuto; a questa sorte, purtroppo, sembra avviata anche l’illustre figura di Antonio Moratti, al cui nome è dedicato l’Istituto Comprensivo di Fivizzano-Casola.
Degli alunni nessuno, sicuramente, è a conoscenza o si è domandato il motivo dell’intitolazione; degli insegnanti solo quelli più anziani ne conservano il ricordo. Il suo decesso, infatti, risale al lontano 19 ottobre 1991. Era in pensione dal 1° settembre. La sua biografia comprende un elenco lunghissimo di incarichi dirigenziali, sia nella scuola che nell’amministrazione pubblica, ai quali ha sempre adempiuto con profondo senso del dovere e in chiara e coerente osservanza dei principi cristiani.
Era nato a Massa il 3 ottobre del 1923, ma nel 1930, dopo la tragica morte del padre, maresciallo di P.S., si trasferì a Messina, città della famiglia della madre. Laureatosi alla Facoltà di Lettere classiche di Firenze, iniziò ad insegnare alle Medie di Aulla nel 1945. Nel 1953 avviò la sua carriera di Preside nella Scuola Media, che esercitò per il periodo più lungo a Monzone, dal 1969 al 1991. Contemporaneamente, in qualità di assessore comunale e, poi, di sindaco, si impegnò per creare sul territorio una ampia offerta formativa, sia a livello di scuola dell’obbligo che di istruzione superiore.

Fivizzano, 12 giugno 1972: Antonio Moratti, sindaco, consegna la medaglia d’oro con pergamena alla maestra Adelina Tonelli
Fivizzano, 12 giugno 1972: Antonio Moratti, sindaco, consegna la medaglia d’oro con pergamena alla maestra Adelina Tonelli

Si adoperò, infatti, per l’istituzione dell’Istituto Tecnico Commerciale, che avvenne nel 1954, diresse la scuola di Avviamento, esercitò la vigilanza sul PAT di Sassalbo, curò i corsi CRACIS al Marimuni di Aulla, fu presidente di commissioni di concorso per insegnanti e personale ATA e ascoltato membro del Distretto Scolastico e del Collegio dei Presidi. E molto altro.
Alla base di questa intensa attività, che svolse con grande generosità, il preside Moratti pose un aggiornamento professionale costante sia sul piano didattico-formativo che su quello giuridico-amministrativo, con studi personali e con la partecipazione a corsi di aggiornamento sui problemi via via emergenti dall’evoluzione delle istituzioni scolastiche nell’arco dei suoi 46 anni di servizio effettivo.
La sua competenza era una garanzia per affrontare qualsiasi questione e lo rese punto di riferimento per tutti, colleghi presidi, insegnanti, personale ATA, istituzione scolastica stessa per la sua nota disponibilità a metterla volentieri al servizio di chi ne avesse bisogno.
La sua rilevanza come “educatore e dirigente scolastico” fu oggetto, ad un anno dalla morte, di un convegno introdotto da Giancarlo Fanfani e organizzato dall’UCIIM, associazione di cui creò una sezione a Fivizzano. Grande fu la partecipazione di presidi e amici, che nei loro ricordi ribadirono il suo rispetto per la legalità e per le regole della democrazia, la sua predilezione per le posizioni di equilibrio, accompagnate dalla paziente costruzione del nuovo, come al tempo dei Decreti Delegati, “quando la scuola passava dalla gestione burocratica a quella sociale”, la sua grande preparazione.
Ma un segno profondo della sua azione Antonio Moratti lasciò anche nella storia amministrativa e politica del Comune di Fivizzano nei 40 anni che precedettero la sua morte. Entrò, infatti, in Consiglio comunale a seguito delle elezioni del 10 giugno 1951 e il suo primo intervento fu per offrire un posto in Giunta al capogruppo del PSI , il maestro Dario Boni, che, però, espresse la volontà di tenere distinti i ruoli. Un tentativo di centro-sinistra in anticipo sui tempi?
02Fivizzano_Piazza_MediceaNelle elezioni del 1960 ottenne “una votazione quasi plebiscitaria” e il 18 dicembre fu eletto sindaco, carica che mantenne per 15 anni, fino al 1975. A 5 anni dalla morte, nell’ottobre del 1996, fu ancora un convegno, questa volta dedicato alla sua “presenza nel Partito e nelle Istituzioni”, a richiamare alla memoria le realizzazioni delle Amministrazioni, quasi tutte monocolori, alle quali partecipò o che guidò, negli anni che vanno dal 1950 al 1975, e che segnarono un passaggio rivoluzionario nelle condizioni e nella qualità di vita di tutte le zone del Comune, ponendo un freno anche all’abbandono e alle prospettive offerte dalla città: collegamenti viari, acquedotti, fognature, edilizia pubblica, finanziamenti per quella privata, scuole, iniziative di lavoro, assunzioni, valorizzazione dell’ospedale, attenzione al più deboli… Dal Medioevo alla modernità, in un territorio complesso per morfologia e numero di paesi.
Non furono sempre “rose e fiori”, non mancarono momenti di duri scontri anche all’interno del suo partito, ma con grande abilità politica Antonio Moratti riusciva, quasi sempre, a ricomporli, ridisegnando obiettivi comuni per tutti, nell’interesse della comunità. Ascolto, confronto, ricerca ossessiva dell’unità, il metodo che dovrebbe avere seguaci anche oggi, nelle turbolenze della politica attuale.
Nel ricordo di tutto questo, nel decennale della morte – come previsto per disposizione di legge – l’Amministrazione Comunale, con una solenne cerimonia volle intitolargli l’Istituto Comprensivo. La targa, affissa nell’edificio scolastico di Piazza Garibaldi, fu benedetta da mons. Adelmo Conti, alla presenza del sindaco Loris Rossetti, dei famigliari e di moltissime persone, non solo del mondo scolastico.

Andreino Fabiani