Calcio: il pari interno obbliga la Pontremolese al cambio tecnico

Il pari anonimo al Comunale nello scontro diretto contro il Sagginale porta alla decisione di cambiare la direzione tecnica della squadra. Attesa la nomina del nuovo allenatore. Il Serricciolo soffre ma va a vincere in casa dell’Atl. Fornoli e mantiene il primato. Seconda sempre più incerta con le nostre che dettano i tempi anche alle più accreditate e limano lo svantaggio con la vetta. Sugli scudi Filattierese e Fivizzanese, ma anche il FilVilla fa tutto il suo dovere. In ombra Monti e Monzone. In Terza la capolista vince seppure in affanno ma Podenzana e Mulazzo non mollano.

massimo plicanti
Massimo Plicanti, l’ormai ex mister della Pontremolese ha pagato l’ennesima prova sbiadita della sua formazione con l’esonero dall’incarico da parte della dirigenza.

Era nell’aria e alla fine è successo. La Pontremolese targata Plicanti, accreditata, non si sa a che titolo, di grandi prospettive nella fase di impostazione della stagione, è arrivata al “redde rationem”, ovvero, per chi non fosse in dimestichezza con il latino, alla resa dei conti. A fare crollare un castello rivelatosi da subito con ben poche fondamenta, l’ennesimo passo falso interno, ovvero un pari in bianco contro il Sagginale, cioè una delle formazioni che attualmente occupano la zona bassa della classifica, quindi, sulla carta, alla portata e invece in grado di mostrare al Comunale una stazza ben superiore a quella prevedibile. Sull’ambiente azzurro aleggiava da tempo un clima di incertezza ed era evidente che proprio la prova con il Sagginale, bontà dei giochi di parole, diventava il saggio sul quale testare l’effettiva consistenza della formazione schierata da Plicanti. Nei fatti, a provocare la decisione non è stato il riscontro finale, ovvero un 0 a 0 del tutto inutile ai fini della classifica, quanto il modo con cui il confronto è stato affrontato. La squadra è parsa impalpabile e incapace di produrre un gioco accettabile, tale da proporre occasioni da gol che possono anche essere sbagliate, ma che almeno dimostrano la volontà di provare a vincere. Invece, proprio gli interpreti attesi hanno bucato l’appuntamento e alla fine le occasioni da scrivere sul taccuino erano insignificanti, ad evidenziare la mancanza assoluta di idee e quindi l’impossibilità anche di tentare quel salto di qualità che avrebbe potuto portare a conseguire il risultato pieno. Il passo compiuto dalla Società era inevitabile, anche perché, viste le delusioni maturate in questi tre mesi, ci si aspettava ben altro sia dal tecnico che dai giocatori, ma balza all’occhio la precisa responsabilità dei dirigenti che, pur essendo stati richiamati a prendere atto della realtà, per altro percepita da subito, si sono guardati dall’intervenire a risistemare una rosa che presentava falle evidenti, senza la copertura delle quali appariva impossibile, anche per Plicanti riuscire ad ottenere qualcosa di concreto. Inutile girare il coltello nella piaga. Si cambia pagina e già si fanno i nomi dei possibili sostituti, da Borrotti e Nardi a Chelotti, con quest’ultimo in cima alla lista, ma la scelta già pare ininfluente perché se non si ripareranno le falle probabilmente i margini resteranno ben pochi e le prospettive ancora minori anche perché, come evidente, le altre già si stanno attrezzando per la volata finale e se non lo faremo anche noi, di certo ci sarà da soffrire come non succedeva da tempo. Nuove ben diverse dai campionati di categoria, dove finalmente arrivano segnali di un certo interesse che arrivano a lasciarci sperare che le nostre possano assumere un qualche ruolo da protagoniste. Continua pur con qualche problema la marcia vincente del Serricciolo che, dopo un doppio inseguimento è riuscito alla fine a superare un ostico Atl. Fornoli per tenere così il passo che vale sempre la vetta della classifica in coabitazione con un Tirrenia che non molla come le inseguitrici che incalzano senza perdere colpi. Quindi, ancora una prova di carattere quella dei ragazzi di Andreazzoli che, pur trovandosi sotto fin dalla partenza, hanno saputo reagire alla grande rintuzzando il momentaneo vantaggio dei padroni di casa per piazzare l’acuto giusto nella seconda parte della ripresa e gestire il confronto con la sufficienza che ha permesso di intuire la qualità della formazione.

La rosa della Filattierese 2017/18
La rosa della Filattierese. La squadra di Centofanti ha fatto il colpo di giornata vincendo con la capolista Atletico Carrara

Altrettanto liete nel complesso le note della Seconda, dove si mettono in luce soprattutto Fivizzanese e Filattierese che, grazie ad una serie di risultati tutti favorevoli, vedono ridursi al minimo la distanza dalla vetta a dire che i giochi che contano devono ancora essere aperti. Ma vediamo il dettaglio. Bella impresa della Filattierese che regola con grande carattere il quotatissimo Atl. Carrara dopo una gara incerta che i ragazzi di Centofanti hanno gestito con grande lucidità, reagendo nei momenti difficili e siglando la vittoria nonostante i brividi del finale.

Network EMILIADi tutto interesse anche il successo della Fivizzanese a Ricortola a ribadire che il momento di crisi dei medicei è forse alle spalle e ora la squadra è tornata a marciare come nelle prime giornate riguadagnando la posizione che era nelle attese. Fondamentale nel contempo il pareggio del FilVilla in casa della Torrelaghese che, affiancato al nulla di fatto tra Lido di Camaiore e Atl. Forte dei Marmi, ha permesso di riscrivere la classifica che ora propone un terzetto di tutto effetto appaiato in vetta seguito ad un punto dalle nostre suddette, a fare sì che ogni turno, rischia di diventare una nuova occasione per rifare i conti. Peccato per i passi falsi di Monzone e Monti che hanno chiuso sul pari, in un mare di reti, due partite ricche di interesse. Recrimina di certo il Monzone che dopo essersi portato sul 4 a 1, ha trovato il modo di farsi rimontare dal modesto Versilia buttando così al vento due punti che potevano essere importanti per la classifica. Si accontenta invece il Monti che, dopo essere stato sotto all’avvio, è riuscito a rimontare un coriaceo Fortis Camaiore, per ritrovarsi ancora sotto fino all’ultimo minuto quando, con un guizzo di Tarantola, è riuscito a trovare l’agognato pareggio. Prendendo atto che tra la quart’ultima e le prime ci sono solo sette punti di differenza, si riesce a capire che il torneo resta al momento incertissimo e tutto potrebbe succedere ad ogni occasione, nella consapevolezza che le sorprese possono essere sempre dietro l’angolo perché nessuna delle contendenti pare così scarsa da lasciare prevedere una partita facile e garantita.

Anche la Terza sta facendo tutta la sua parte per cercare di tenere alto il livello di interesse e, in effetti, almeno in questo turno, è successo qualcosa di importante che lascia ben sperare, anche se i numeri sembrano non dire niente. La novità la propone la capolista che, per la prima volta, ha mostrato segni di cedimento riuscendo a mala pena a scamparla con un Paradiso davvero in palla costretto a cedere in un finale per lo meno rocambolesco, tenuto conto che al 91’ era ancora in vantaggio. Tengono il passo, di contro, ma con meno affanno, l’Atl. Podenzana e il Mulazzo che fanno loro i confronti di giornata, il primo battendo con pieno merito un Marina di Massa ancora al palo, ma che sta dando segnali di crescita; il secondo sommergendo un Academy Montignoso mai in partita. Le distanze, quindi, restano le stesse, ma quanto accaduto alla capolista lascia intravedere margini di recupero sui quali fare affidamento per non annichilire prima del tempo il torneo. Nel quadro vale la pena di ricordare la vittoria del Barbarasco sull’Atl. OM Pontremoli che vale per i tresanini un piazzamento di tutto effetto in vista delle battaglie a venire, specie se, come detto, si apriranno margini per tentare la corsa alla vetta.

Luciano Bertocchi

Network EMILIA