Calcio: solo il Serricciolo riesce a tenere il ritmo da prima della classe

Qualche sorpresa di troppo ci dice che ormai dovremmo capire qualcosa di più concreto dei diversi tornei. Ne sa qualcosa la Pontremolese che incappa in un’altra prova decisamente opaca e contro un’altra matricola. Il Serricciolo, invece, non stupisce più e sembra guardare lontano. Brutte mazzate per Fivizzanese, Filattierese e Monzone, si esalta invece il FilVilla ed il Monti si ritrova. Nuove alterne anche dalla Terza, ma finora si è visto troppo poco per capire se sarà davvero come temiamo.

Abbiamo appena archiviato il quinto turno, e secondo tradizione, si cominciano ad intravedere i primi segnali di quello che potrebbe o dovrebbe essere il futuro prossimo, almeno fino alle vacanze natalizie, in attesa che le cose si sistemino definitivamente con il grande freddo. Partiamo con la Pontremolese. Il timore che le cose potessero andare come sono poi andate era già emerso dopo il finale della scorsa partita. Una squadra capace di esaltarsi per un tempo, poi il buio più assoluto, ad eccitare anche le forze di chi non abbia esperienza, ma sia furbo da intuire la possibilità di fare il colpaccio. Con il Luco è andata bene perché tre gol sono tanti ma è stata tutt’altra storia con l’altra matricola d’occasione il Candeglia Porta al Borgo che, nella fase iniziale, ha subito il palmares degli azzurri, ma quando ha poi capito che in realtà la sostanza era limitata, ha premuto sull’acceleratore fino a meritarsi il pari e ringraziamo che non se la sia sentita di insistere perché davvero poteva proprio succedere l’incredibile. Dopo 540 minuti di gioco o poco più non possiamo non prendere atto che la qualità della Pontremolese è ancora tutta da scoprire. Certo domenica abbiamo preso ben due legni che potevano chiudere il conto. Ma il brutto viene dopo, cioè vedere una squadra senza idee, del tutto prevedibile e quasi svogliata, apparentemente disposta a concedere all’avversario tutto quello che vuole senza azzardare una reazione credibile. Va bene, non esageriamo; però, di solito, dopo cinque giornate se una squadra ha della sostanza almeno in parte questa riesce a trasparire. Ed è questo il dramma che per ora abbiamo visto solo minimi sprazzi di qualità vera. Ma siamo di bocca buona e sappiamo aspettare, fiduciosi che sotto la paglia covi qualcosa di concreto e non la solita illusione.

Network EMILIAChi non mette un limite alle proprie buone intenzioni, invece, è il Serricciolo che esce ancora una volta dallo scontro clou di giornata, in casa di una delle favorite, lo Sporting Bozzano, con un sonoro 2 a 0 maturato sul campo con pieno merito, talora dando anche una vera lezione di qualità ed esperienza che certo alla squadra di Andreazzoli non mancano. Ora dovremmo andare in solluchero, ma ci piace, al solito, essere cauti e indulgiamo nel credere che gli aullesi stiano solo facendo di tutto per mettere più fieno possibile nella stalla, per potere vivere un futuro sereno, piuttosto che cominciare già a sognare in grande. Politica produttiva perché sono tante le squadre che devono ancora trovare i giusti equilibri e, quindi, approfittare della contingenza è il modo migliore per mettersi al sicuro in attesa di tempi meno propizi. è chiaro, infatti che la Prima è ancora tutta da scoprire, ma ci va molto bene che il Serricciolo sia già uscito alla scoperto perché sta alle altre darsi da fare per tornare sotto. Un ragionamento quasi banale della cui logicità però stiamo rendendoci conto in Seconda, dove nel turno appena concluso è successo troppo di quanto anche la mente più perversa potesse anche concepire. Partiamo, infatti dalle delusioni. In primis, la ex capolista Fivizzanese che si fa strapazzare dal Fortis Camaiore, che ancora non aveva assaporato il piacere della vittoria, con un punteggio quasi tennistico che fa pensare seriamente su quale delle due squadre sia quella messa peggio. Probabile che i medicei abbiano qualche problema di troppo al loro interno vista anche la débacle di Coppa con la Filattierese, ma nessuno poteva pensare a un tracollo così violento. Proprio la Filattierese provoca il secondo momento di perplessità devastante andando a perdere con l’Unione Quiesa, ovvero altra matricola ancora senza vittorie. Sarà anche vero che non ci sono più le stagioni di una volta e che il caldo eccessivo può dare alla testa, ma i due casi appena accennati dicono di un fuori senso che dimostra come tutto sia ancora da scrivere e da verificare. Non lo crede il Monzone che invece ha dovuto fare i conti con una Torrelaghese al limite dell’isterismo e che ha fatto il bello e il cattivo tempo in terra di Lunigiana affossando una delle squadre che avremmo pensato potesse darci le soddisfazioni che sogniamo da tempo. Gongolano, invece, il FilVilla che va a vincere in casa del Lido di Camaiore, e il Monti che, finalmente, dà un calcio alla malasorte e chiude, seppure un po’ in affanno, il conto Versilia per risalire la china. In Terza è successo di tutto e di più. Crollo interno del Barbarasco ad opera dello Spartak, per compensare con la bella vittoria esterna dell’Atl. Podenzana e delle performances di Atl. Pontremoli e Fosdinovo che finalmente provano ad uscire allo scoperto. Perplessità per la sconfitta, seppure di misura, del Mulazzo ad opera dello Sporting Pietrasanta.

Luciano Bertocchi 

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