Rinata la tradizionale festa di ferragosto a Cavezzana

cavezzana gordanaI tempi in cui le bibite si mettevano a raffreddare nel canaletto dove scorreva l’acqua del Gordana, o nei quali la donna che, rovesciata una bena, vi esponeva i giocattolini per la gioia dei bambini che con i genitori prendevano parte alla festa sui prati che si organizzava a Cavezzana Gordana, per il giorno di ferragosto, o meglio festa dell’Assunta, quei tempi non torneranno più. Eppure qualcuno ci ha voluto riprovare a mettere insieme un po’ di persone che, legate in qualche modo alla piccola, deliziosa frazione del Comune di Pontremoli, hanno voluto partecipare a una sorta di apericena. Circa un centinaio gli intervenuti, anche da Sarzana, Carrara, Aulla, che hanno occupato i tavoli, presi a prestito dalla Pro loco e hanno consumato torte salate, dolci, salumi e altro dimostrando di apprezzare quanto preparato da alcune famiglie. Da un po’ di tempo si è fatta strada l’idea che un paese è un bene che deve essere ben conservato e migliorato, per questo gli abitanti di Cavezzana Gordana cercano di tagliare l’erba dei prati, di pulire le cunette stradali, di tenere in ordine il piccolo cimitero e altri interventi per rendere più accogliente il paese a ridosso degli Stretti di Giaredo. Proseguendo nelle attività di miglioramento, la sistemazione del caratteristico ponte sul Gordana è diventato il nuovo obiettivo degli albitanti che, con quanto ricavato dall’apericena e dalle donazioni di persone generose, intendono contribuire al restauro, confidando anche nella disponibilità dell’Amministrazione. Dunque la serata è stata una bella occasione per stare insieme, per scambiare idee, ma anche per cantare e ridere. Sì, perchè abbiamo bisogno anche di tutto questo e quando riusciremo a cogliere davvero la bellezza dei nostri paesi e le opportunità che offrono, evitando magari che altri da fuori vengano a insegnarcene la bellezza, troveremo ancora di più le ragioni per conservarli, amarli e renderli più belli e accoglienti e forse, anche così, miglioreremo noi stessi. (Fabrizio Rosi)