
A colloquio con le due imprenditrici premiate: Rita e Sara Negrari

Mochignano, caratteristica frazione bagnonese di cui è stato parroco l’indimenticabile don Leopoldo Mori, fondatore del gruppo Fratres di Bagnone, si adagia su una piana disseminata di vigneti, uliveti e pascoli. Proprio qui si trova l’agriturismo “Al vecchio podere” all’interno di una delle aziende agricole più grandi e attive della vallata. Un’azienda gestita da Rita e Sara Negrari (rispettivamente zia e nipote) e che è recentemente ascesa agli onori della cronaca. Infatti nei giorni scorsi Rita e Sara hanno vissuto un’emozione indimenticabile nel ricevere il prestigioso premio “Pink Oscar 2017”, assegnato da Coldiretti alle imprese femminili. Il riconoscimento, assegnato a Firenze, celebra le dinastie rosa dell’agricoltura regionale. Secondo le ricerche della Camera di Commercio di Massa Carrara, il settore con il più alto tasso di femminilizzazione (42,1%) è proprio quello primario. Rita e Sara, premiate anche a Treschietto in occasione del convegno sul ruolo dell’agricoltura in montagna, guardano con soddisfazione al futuro senza staccarsi dalle proficue esperienze tradizionali, rivisitate con creatività, passione e fantasia.

Una passione che abbiamo potuto toccare con mano quando abbiamo incontrato le due imprenditrici sul posto di lavoro, fra trattori, attrezzi, mucche (circa quaranta) e pecore (una cinquantina) e l’invitante profumo di latte appena munto e dei suoi derivati: formaggio, ricotta, burro… La loro è una storia tutta lunigianese, meglio mochignanese, che vanta una collaudata tradizione nel campo dell’agricoltura e dell’allevamento, in linea con le nostre radici agresti e pastorali. Già nel lontano 1930 il bisnonno, da mezzadro della famiglia Quartieri di Bagnone, divenne proprietario di una bella fetta di terre, coltivate con passione e tramandate ai discendenti da una generazione all’altra. Nel 1960 l’azienda passò nelle mani di Rita e nel 2014 è subentrata la giovanissima Sara. La proprietà si è ingigantita (conta circa 40 ettari) e si sono moltiplicate le idee, fino ad arrivare all’apertura dell’agriturismo “Al vecchio podere”. La vecchia casa colonica, con annessa stalla e fienile, viene ristrutturata secondo i canoni richiesti dal Piano regolatore del comune di Bagnone. Il soffitto di mattoni rossi, risalente agli inizi del ’900, fa da cornice naturale alle pareti di sasso. I piatti preparati da mamma Claudia sono esclusivamente confezionati con prodotti dell’azienda, genuini e ricchi di aromi stuzzicanti. Al vino ci pensa babbo Luciano, da affiancare alle tante portate lunigianesi: torte, tordei, sgabei, salumi, crostate. In programma a breve, salvo intoppi burocratici, l’apertura di uno spaccio di carni, formaggi e prodotti affini. Il successo riscosso si basa sulla pubblicità del passa parola e così per trovare posto, sia nelle camere che nel ristorante, è necessario prenotare in tempo. Una famiglia numerosa, composta di più nuclei dove ciascuno svolge il proprio ruolo, compreso il cugino Andrea che è partito con una sua azienda. “Stiamo lavorando molto in questi giorni – ci dicono Rita, Sara e Andrea – per la raccolta del fieno e la semina del panico per darlo, come erba, agli animali. La maggior parte sono liberi nei pascoli, le bestie da latte rimangono nelle stalle tirate a lucido.” Anche il sindaco Carletto Marconi, rallegrandosi con gli imprenditori, ha evidenziato il ruolo che devono mantenere le Istituzioni, presenza costante sul territorio e garanzia di servizi incisivi. “Il Pacchetto Giovani, all’interno del Programma di sviluppo rurale, sta dando una grossa mano all’occupazione dei nostri ragazzi e nel contempo limita lo spopolamento di zone che già han dato in emigrazione” ha chiosato il primo cittadino. Ivana Fornesi