Gli azzurri confermano l’atavica difficoltà ad esprimersi in maniera sufficiente tra le mura amiche ed impattano anche con lo Staffoli. Prova di grande spessore degli aullesi che tornano a guardare all’obiettivo play off. Seconda sempre più tribolata con il FilVilla che scivola pesantemente in quel di Lucca e si rassegna a disputare i play off assieme a un ritrovato Monzone. La Filattierese riesce a strappare un punto al Ricortola ed ha nel mirino il Pisa per un posto nei play out.
Non è certo con lo spirito giusto che ci apprestiamo a raccontarvi le vicende sportive dello scorso fine settimana perché un grande amico comune ci ha lasciati, un amico che era anche un grande appassionato del nostro calcio e sapeva soffrire con noi quando le cose non andavano come era nei nostri desideri. Ma, da grande giornalista qual era, sapeva bene che lo spettacolo continua e, quindi, il racconto non si può interrompere, seppure con le lacrime agli occhi. Così, con il disappunto di sempre abbiamo commentato l’incredibile incapacità della Pontremolese di dare una soddisfazione ai suoi tifosi, perché una volta di più gli azzurri si sono arrovellati nella propria insufficienza offensiva senza riuscire a domare uno Staffoli che tutto è meno che una macchina da guerra e che invece, al Comunale, ha dato l’impressione di avere qualità che i numeri non erano proprio in grado di spiegare. La mancata vittoria, auspicata sulla carta per quello che poteva comportare, significa che per i prossimi quattro turni dovremo ancora soffrire per uscire dalla pattuglia delle reiette per le quali il torneo continuerà dopo la conclusione canonica, alla ricerca di una salvezza sofferta, ma sperata.
Certo, al momento viaggiamo a livelli abbastanza rassicuranti, ma è chiaro che la matematica non ci aiuta ancora e, quindi, tutto lascia intravedere che, fin dal prossimo turno, in quel di Calenzano sarà opportuno dare il massimo per portare via qualcosa, visto che in trasferta di solito ci riesce. Però, una domanda viene spontanea e ci porta a chiederci come sia possibile che una squadra non sia capace in casa propria di esprimere un gioco in grado di portare a una vittoria. Non è un caso se domenica scorsa le uniche due azioni pericolose degli azzurri siano venute da azioni di rimessa, ma se questa è la vocazione crediamo che sia possibile provare a fare dell’altro visto che i numeri sembrano non mancare, a meno che il problema non sia proprio questo e cioè che la squadra non sia all’altezza della categoria o almeno non in grado di eccellere, ma solo di barcamenarsi. Chi invece una grande lezione di carattere ha saputo darla è stato il Serricciolo che si è imposto alla grande sul Folgor Marlia dettando legge e lasciando intravvedere, nella perplessità generale, quale grande possibilità sia stata buttata al vento. In effetti, visto l’andazzo del torneo e quanto fatto in determinati frangenti, quasi rimorde che gli aullesi siano lì a rincorrere un posto per entrare nel lotto dei play off. Scorrendo la classifica, inoltre, appare molto evidente che l’impresa è improba perchè la seconda in graduatoria è ben oltre i dieci punti previsti dai regolamenti e la pattuglia che precede è agguerrita e quindi nient’affatto intenzionata a cedere il passo. Guai, però, a non provarci, specie dopo la suddetta impresa! Nel contempo si vanno definitivamente sgonfiando le nostre velleità di raccogliere subito qualcosa di importante dalla Seconda, perché il FilVilla, confermando tragicamente il momento di stanca, ha trovato il tempo di andarsi a fare battere in casa del Lucca Calcio, ovvero una delle protagoniste della lotta per la salvezza. Un passo falso che ha dell’assurdo e che pesa sull’economia di un campionato che ormai ci può riservare solo la prospettiva di vedere due delle nostre impegnate nella bagarre dei play off e nulla più. Il Monzone ha fatto tutto il suo dovere piazzando un acuto ineccepibile in quel di Camaiore ed affiancando proprio il FilVilla, dando adito alle riserve cui accennavamo, foriere di prospettive ben poco rassicuranti. Per il resto, non possiamo fare altro che scivolare sul fondo classifica, dove ormai, preso atto dell’ineluttabile retrocessione della Palleronese resta aperta per un briciolino la sorte della Filattierese che è stata capace di andare a strappare un punto in quel di Ricortola dove, alla fine, ha quasi rischiato di fare bottino pieno, forse un po’ troppo per quanto proposto, ma vera manna se fosse accaduto, come si è sperato fino a tre minuti dalla fine. Ora, tutto deve essere giocato nelle prossime quattro gare, l’occhio puntato sulle sorti del Pisa Sporting ormai a due sole lunghezze, ma soprattutto proprio sul Ricortola che resta troppo lontano, ma rimontabile se proprio il Lucca in questo finale convulso saprà fare tutto il suo dovere. Insomma, visto che anche quest’anno non avremo nulla da raccogliere subito in termini di gratifica effettiva per quanto profuso, è sempre più evidente che dovremo accontentarci di seguire le sorti degli strascichi e soprattutto sperare di ridurre al minimo i danni. Passando alla Terza le poche speranze che avevamo riposto nella possibile ripresa del Mulazzo sono naufragate rovinosamente in quel di Retignano dove i malaspiniani sono crollati fragorosamente evidenziando che il loro momento migliore si era esaurito da tempo e che, quindi, la prospettiva di inserirsi nel lotto delle elette era solo un sogno del tutto improbabile e pretestuoso.
(Luciano Bertocchi)