Anche in Lunigiana la guerra è finita: il CLN e i sindaci della Liberazione

Tra le ultime ad essere liberate dall’occupazione nazista, anche la nostra provincia insedia le prime istituzioni democratiche

Pontremoli liberata
Pontremoli, 27 aprile 1945: panorama da Porta Parma con la distruzione dovuta ai bombardamenti alleati e alle cariche fatte esplodere dai tedeschi in ritirata (Foto U.S. Archives – Washington)

La Lunigiana, con la fuga del Comando tedesco nella notte tra il 26 e il 27 aprile 1945, è stato l’ultimo territorio di tutta l’Italia centrale ad essere liberato e a vedere, finalmente, la conclusione della seconda guerra mondiale. L’arrivo degli Alleati in Versilia alla fine dell’estate 1944 aveva creato un’attesa spasmodica nei territori occupati a nord della Linea Gotica, da Montignoso a Pontremoli, ma anche la certezza che il conflitto stava ormai volgendo al termine. Anche nella provincia di Apuania (come il fascismo ci aveva ribattezzato nel 1938) il Comitato di Liberazione Nazionale nelle sue diverse articolazioni da mesi stava lavorando sia per cercare di assistere la popolazione civile sempre più abbandonata a se stessa da quel che restava delle istituzioni fasciste, sia per programmare la riorganizzazione del sistema di governo locale che sarebbe stata avviata concretamente a Liberazione avvenuta. A Fivizzano un CLN clandestino si forma già nel maggio 1944 ed è tra i primi in Lunigiana: a luglio viene ufficializzata l’organizzazione di un Comitato comunale (al quale fanno riferimento anche i territori di Casola e di Monzone) rappresentativo di tutte le forze politiche e che ha per presidente Alberto Tonelli, del Partito d’Azione. La preoccupazione principale è quella di aiutare la popolazione: per trovare viveri che possano alleviare le sofferenze della gente del posto e di quella sfollata stringe contatti con il CLN di Castelnuovo Monti e riesce così ad ottenere notevoli derrate di grano sia per la popolazione che per i partigiani. Il CLN clandestino di Aulla si costiuisce formalmente il 24 ottobre 1944: a presiederlo il prof. Alfredo Moretti, democratico cristiano. A Pontremoli gruppi di antifascisti si riunivano clandestinamente da tempo, ma è solo nell’autunno che si costituisce formalmente un CLN comunale: la prima riunione della quale resta traccia risale infatti al 18 novembre 1944. Gli vengono affidate anche le funzioni di Sottocomitato provinciale; su indicazione del CLN provinciale, ha giurisdizione infatti anche su Zeri, Mulazzo, Villafranca, Bagnone e Filattiera, mentre i restanti comuni della provincia dipendono direttamente dal CLN di Apuania con l’eccezione di Podenzana, che fa riferimento a quello spezzino. Primo presidente del CLN pontremolese è il gen. Pietro Ferrari; segretario il prof. Italo Podestà. Alla morte di Ferrari, avvenuta il 1° febbraio 1945, le sedute sono presiedute da Ugo Bernieri (Italo). Il 27 marzo 1945 tutto il territorio è libero: il CLN provinciale assume le funzioni di Giunta provvisoria del Governo e nomina Prefetto Pietro Del Giudice, comandante partigiano del Gruppo Patrioti Apuani, il tutto con l’avvallo del Comando Alleato I Comuni di Massa, Carrara e Montignoso sono ancora riuniti nell’unico comune di Apuania e lo resteranno fino al 1° marzo 1946; Del Giudice, nomina dunque un sindaco unico: è il carrarese Carlo Andrei, comunista; lo affiancano Gino Grassi (vicesindaco per Massa) e Francesco Orlandi (vicesindaco per Montignoso), entrambi socialisti. Alberto Bondielli viene nominato Presidente della Provincia. I CLN nominano i sindaci e le giunte in ciascun comune. A Pontremoli prima Ottorino Buttini, sostituito poi nell’agosto successivo da Manfredo Giuliani. A Zeri Nereo Giumelli; a Mulazzo Michele Tresanini, antifascista già confinato politico. A Filattiera Cesare Voglino, poi Umberto Capiferri, infine Emilio Leoncini. A Villafranca sindaco è un partigiano della “Leone Borrini”, Francesco Boni e a Bagnone Pietro Maffei. Ad Aulla il CLN nomina Felice Pioli; a Fivizzano Raffaello Bocci; a Licciana Adolfo Cotzia; a Comano Marco Antoniotti; a Tresana Giuseppe Brunetti; a Casola Angelo Marini, già comandante partigiano; a Fosdinovo Adolfo Caleo; a Podenzana Aurelio Ballerini. Intanto il maggiore inglese Gordon Lett, già comandante del “Battaglione Internazionale”, viene nominato dagli Alleati Governatore di Pontremoli e della Lunigiana.

Paolo Bissoli

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