
Sulle scelte future inciderà anche la competizione elettorale di Carrara
Dopo la caduta della giunta Magnani tutto sembra sospeso, anche la polemica sulla ditta Costa. Mentre la politica si muove sotto traccia in cerca degli equilibri in vista del voto comunale della prossima primavera.
Non è certo il caso di usare frasi apocalittiche (che piacciono tanto ai giornalisti) come “non se ne parla più” o “è sparita dai radar”, ma è indubbiamente un fatto che, dalla caduta dell’amministrazione Magnani, Aulla pare un po’ inghiottita dalla nebbia e tutto sembra sospeso in attesa degli eventi. Eppure si tratta del centro più popoloso della Lunigiana e non certo di una piccola frazione montana. Insomma, Aulla, che per la sua centralità, anche geografica, rappresenta il fulcro del nostro comprensorio (Pontremoli e Fivizzano non si offendano), pare essersi vaporizzata.

E del resto se non svanite, quantomeno sopite sono le polemiche che avevano preceduto lo “scossone” politico della caduta della giunta guidata da Silvia Magnani. A partire dalla diatriba per eccellenza: quella concernente l’impianto di trattamento dei rifiuti Mauro Costa di Albiano Magra. Un impianto che ha creato nel corso degli anni polemiche con parole di fuoco dettate dalle forti contrapposizioni. In particolare, si sono toccati temi essenziali come il diritto alla salute e quello al lavoro. E questo senza che la politica abbia saputo dare delle risposte concrete e definitive come del resto dimostra la “pilatesca” decisione della Provincia di non concedere la proroga di attività che, da un lato, strizza l’occhio agli abitanti di Albiano e allo stesso tempo permette alla ditta, per ora, di continuare la sua attività. Insomma, l’impianto adesso è pienamente operativo eppure sembra placata la polemica, facendo quasi sospettare che molto del clamore precendente fosse puro scontro politico con le parti impegnate a recitare un ruolo per scuotere gli equilibri in municipio. Sono rimasti i cittadini di Albiano, ancora decisi a far sentire la propria voce e decisi a tutto pur di fermare l’impianto. In particolare il gruppo “Uniti per Albiano”, che attacca Regione, Provincia ed ex sindaco pretendendo “la chiusura definitiva della Costa”. Intanto lavora sotto traccia anche la politica, che sta facendo i suoi primi passi in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera. Un voto che si va ad intrecciare, inevitabilmente, anche con le elezioni di Carrara, non foss’altro per il fatto che in entrambi i casi il sindaco uscente è di area socialista. Quindi, nell’ambito del centrosinistra, si dovrebbe trovare un equilibrio di candidature tra i due Comuni. In tal senso molto sarà più chiaro quando si capirà cosa voglia fare la sindaca uscente con la quale il Pd non ha certo un buon rapporto. Circolano alcuni nomi nell’ambito del centrodestra, ma sembrano più anticipazioni giornalistiche che non reali candidature. Tutto ciò premesso, le possibilità più realitistiche paiono ipotizzare quattro potenziali liste: quella socialista di Silvia Magnani, il centrodestra, il centrosinistra ed il gruppo di “Idee in Comune”. Senza dimenticare che potrebbe prendere forma una candidatura targata Cinque Stelle, movimento che già nelle scorse comunali aveva fatto delle prove per scendere ufficialmente in campo (optando poi per un “sussurrato” endorsement verso Matteo Lupi). Sarebbe, questa, una quasi totale novità in Lunigiana visto che si è avuta una candidatura di un esponente “grillino” solo a Fosdinovo da parte di Guido Dazzi, poi sconfitto da Camilla Bianchi. Per saperne di più bisognerà attendere i prossimi mesi, quando la nebbia che avvolge Aulla comincerà a diradarsi. (r.s.)