Pontremoli: è ancora lungo il cammino per il varo del Poc

Approvate a maggioranza (le opposizioni sono uscite dall’aula) le controdeduzioni dell’Amministrazione

La facciata del Comune di Pontremoli in piazza della Repubblica
La facciata del Comune di Pontremoli in piazza della Repubblica

Dopo una lunga attesa, il Piano Operativo Comunale è tornato all’esame del Consiglio comunale. Ma non siamo ancora alle battute finali perché il Consiglio (con il solo voto della maggioranza, avendo le opposizioni scelto di uscire dall’aula) ha approvato le controdeduzioni dell’amministrazione alle osservazioni pervenute a seguito dell’adozione del Piano. Erano cento esatte giunte da cittadini e dagli enti interessati come la Regione Toscana e la Soprintendenza ai beni architettonici: 31 sono state accolte, 25 in maniera parziale, 30 respinte in quanto in contrasto con le norme nazionali ed infine 14 sono state giudicate non pertinenti. Contestualmente all’approvazione delle controdeduzioni, l’amministrazione ha dato l’avviso della partenza del procedimento di conformazione del Poc al piano di indirizzo territoriale. La palla ritorna quindi a Firenze con tempistiche di approvazione che sono di difficile previsione.

L'assessore al commercio e all'urbanistica di Pontremoli, Michele Lecchini
L’assessore al commercio e all’urbanistica Michele Lecchini

Un documento, quello del Poc, che in questi anni ha creato non poche polemiche e divisioni non solo tra maggioranza e opposizione ma anche all’interno della stessa maggioranza: ricordiamo il duro attacco che ci riservò l’amministrazione per aver semplicemente evidenziato le distanze tra l’assessore all’urbanistica, Michele Lecchini e il delegato al Poc, Piercamillo Cocchi. Contrasti che hanno posto il Poc in fase di stand by dopo la sua prima approvazione nel febbraio 2016. Motivo di questa lunga attesa il fatto che il Piano Strutturale (Ps) è stato approvato in vigenza di una Legge diversa (L.R. n. 1/2005) rispetto a quella cui l’amministrazione (e soprattutto i tecnici incaricati di redigere il Piano) ha dovuto riferirsi in fase di adozione del Poc (L.R. n. 65/2014). La nuova Legge Urbanistica (oltre alle previsioni del PIT regionale) è risultata fortemente restrittiva rispetto alla precedente ed ha rivisto radicalmente il rapporto tra Ps e Poc. “Questa legge – ha esemplificato il sindaco Lucia Baracchini – è stata pensata più per le aree metropolitane già densamente urbanizzate che non per territori montani o comunque di piccole realtà come quella lunigianese”. Infatti il nuovo Poc, secondo quanto esposto dall’architetto Raimondo Gramigni, prevede meno metri quadrati tra nuova edificazione e recupero; 32.950 metri quadrati tra nuova edificazione (10.580) e recupero (22.370), con un calo complessivo rispetto a Piano precedente di 8.180 mq.

Il capogruppo di "OpenPontremoli", Francesco Mazzoni
Il capogruppo di “OpenPontremoli”, Francesco Mazzoni
Il capogruppo Umberto Battaglia
Il capogruppo de “L’Altra Pontremoli”, Umberto Battaglia

Come detto, le minoranze hanno scelto di uscire dall’aula al momento del voto. Una decisione legata al poco tempo concesso per poter leggere ed assimilare una così ampia mole di documenti: “Se l’Amministrazione ha impiegato più di un anno a rispondere alle 100 osservazioni pervenute sul Poc, non ci può chiedere di esprimere il nostro voto in Consiglio con poco più di 24 ore a disposizione per analizzare e studiare tutto il materiale”, ha sottolineato il capogruppo di “Open Pontremoli”, Francesco Mazzoni. Concetto condiviso anche dall’altro capogruppo di minoranza, Umberto Battaglia de “L’altra Pontremoli”: “Vista la presenza dei tecnici incaricati di rispondere alle osservazioni, avevamo chiesto – commenta il consigliere – che questi illustrassero le linee guida a cui si erano attenuti al fine di accogliere o respingere le osservazioni per un momento di possibile condivisione almeno sulle scelte più importanti e di rinviare di pochi giorni l’approvazione dando così il tempo ai consiglieri di poter effettuare una ponderata valutazione delle stesse. Così non è stato”. (r.s.)