
A Pontremoli con la demolizione del cementificio è ben visibile il rudere dell’antico edificio
L’edificio, rimasto come fagocitato dentro gli spazi dell’ex-Cementi, è denominato villa Ceppellini: la sua storia parte da lontano, dal 1578, quando il 13 gennaio fu accolta dal Consiglio Generale dell’Ordine dei Cappuccini la richiesta del vescovo di Sarzana G.B. Bracelli di far fermare due padri, Bernardino da Modigliana e Onorio da Napoli, a predicare la quaresima. Si cominciò anche a trattare per la fondazione di un Convento.
Nel 1580 con atto rogato il 14 giugno la Confraternita dei Disciplinati di San Lorenzo, detta della Misericordia, cedeva a padre Onorio da Napoli quale rappresentante dei Cappuccini di Genova la sua chiesa con casa e orto adiacenti, fuori porta San Pietro o Fiorentina verso la SS. Annunziata. Subito costruito, il Convento era già abitato nel 1584, fu acquistato altro terreno per l’orto, vi fu ospitato san Lorenzo da Brindisi, vicario di Genova che iniziò la sua prima visita dei Conventi a Pontremoli.
La zona era insalubre, acquitrinosa, i religiosi, nel Capitolo celebrato a Genova nel 1629, decisero di costruire un altro Convento sul colle sopra la chiesa di S. Cristina, terminato intorno al 1652. Queste le notizie fornite da Felice da Mareto in I Cappuccini a Pontremoli, Parma, Libreria Francescana Editrice, 1968. L’ex-chiesa conventuale in località San Lazzaro fu demolita per riutilizzare i materiali vista “l’impossibilità di officiarla e di mantenerla col dovuto decoro” e per evitare addirittura che vi si potessero commettere “indegnità, abusi, scandali e peccati”. La Confraternita della Misericordia il 1° agosto 1662 vendette ai coniugi Belmesseri Teodoro e Clara “quel che rimaneva dell’antico oratorio con le stanze vicine, complesso che verrà trasformato in villa” prima dei Belmesseri poi della famiglia Ceppellini (Angella, Bazzigalupi, Lapi Il cammino della Misericordia di Pontremoli nei secoli. 1262-2012, Milano, 2013). I Ceppellini, venuti dal piacentino, che comprarono quella che ancora oggi è ricordata come villa Ceppellini, risalgono con tutta probabilità a Marc’Antonio (1814-1892) che acquistò fama a Pontremoli nella pasticceria e liquoreria nel Caffè in piazza del Duomo.
Il figlio Giovanni continuò l’attività, sposò Luisa Ferrari sorella dello storico Pietro, nacque una figlia, Maria, che andrà sposa all’ing. Domenico Attolico. Giovanna Attolico, morta poco tempo fa, è stata l’ultima abitante della storica villa.
Ora, con la demolizione dell’ex cementificio, il rudere della villa Ceppellini appare in tutta la sua precarietà: ricompreso nella proprietà dell’area che ospiterà il nuovo centro commerciale dovrà essere recuperato e destinato a “centro direzionale”. Dunque se da un lato l’antica villa dovrebbe essere salvata dalla definitiva rovina dall’altro non sembra siano stabiliti modi e tempi per il suo recupero e la sua nuova destinazione: solo i prossimi anni potranno eliminare l’attuale incertezza che ne avvolge il futuro.