
Come sopravvive alle trasformazioni del mondo editoriale e della realtà del territorio un settimanale con 118 anni di storia? Ecco un rendiconto ai nostri lettori di come opera la nostra impresa editoriale

Ogni settimana il nostro giornale racconta nelle sue pagine locali la realtà della Lunigiana. In quest’ottica non ci pare di fare un uso improprio di questo spazio se il Corriere Apuano parla per una volta di se stesso, una realtà con 118 anni di storia e che, nel panorama delle aree interne italiane, rappresenta un caso raro di testata che continua ad operare, nonostante la crisi l’editoria.
In queste settimane in cui i lettori rinnovano l’abbonamento ed è in corso una campagna promozionale per attirarne di nuovi, abbiamo quindi deciso di offrire una “fotografia” della pubblicazione che tenete in mano. L’editore del Corriere Apuano è l’Eorcd, Ente per le Opere di Religione e di Culto Diocesano, un ente di diritto ecclesiastico della Diocesi di Massa Carrara – Pontremoli il cui legale rappresentante è il Vescovo e che è amministrato da un suo delegato.

Il nostro è quindi un settimanale cattolico, come testimoniano anche la testata “settimanale cattolico lunigianese”, le pagine che vengono espressamente dedicate alla vita ecclesiale, il ruolo di direttore responsabile ricoperto da un ecclesiastico. L’essere un settimanale cattolico non significa offrire un prodotto editoriale confessionale, ma fare un’informazione laica, con una linea e uno stile ispirati ai valori del magistero sociale della Chiesa. Il nostro settimanale – presente anche in Rete con un proprio sito internet, www.ilcorriereapuano.it – si serve di un’organizzazione che combina lavoro retribuito e volontariato. Sono retribuiti secondo i contratti nazionali e con orario part time due giornalisti pubblicisti e due segretarie di redazione, mentre svolgono un’attività interamente volontaria il direttore responsabile e i circa quindici collaboratori che in modo abituale, anche se con frequenze diverse, offrono il loro contributo.
I costi sostenuti per dare alle stampe ogni settimana la pubblicazione, con una tiratura attuale di 1.600 copie, sono essenzialmente riconducibili al personale, alle utenze della sede e ai software in uso, alla stampa, alle spese di distribuzione agli abbonati, tramite Poste Italiane, e nelle edicole. A rendere possibile la copertura dei costi sono quattro fonti di ricavo. La prima è ovviamente costituita dagli abbonamenti e dalle vendite in edicola. Nel corso degli anni, nonostante gli aumenti dei costi della carta, si è cercato di mantenere il prezzo al pubblico a livelli contenuti. Le altre fonti di entrata sono la raccolta pubblicitaria, gli annunci e i necrologi, a cui si aggiungono i contributi all’editoria previsti dalla legge 250/1990, una voce di importo non preventivabile in anticipo a causa delle incertezze che ogni anno riguardano l’entità del fondo e l’esistenza della provvidenza stessa, da diverso tempo messa in discussione a livello politico.

Negli ultimi due anni un’entrata straordinaria è stata costituita dal grande successo – oltre 3 mila copie vendute – di “Paesi di Lunigiana” di Paolo Bissoli, edito dal nostro settimanale. La stampa del Corriere Apuano, che fino al 2012 era curata dalla tipografia Artigianelli, è stata successivamente affidata, non senza rammarico, a imprese individuate sul mercato nazionale, contenendo i costi del 30%, continuando a garantire una stampa di qualità e introducendo il colore su 8 pagine. Attualmente lo stampatore del settimanale è Industrie Tipografiche Sarnub di Cavaglià (Biella).
La distribuzione agli abbonati avviene consegnando le copie al Centro Meccanizzazione Postale di Firenze il mercoledì mattina. Da quel momento l’arrivo della pubblicazione nelle cassette delle lettere – aspetto estremamente problematico della nostra attività, come ben sanno i lettori – dipende da Poste Italiane. Per supplire ai ritardi di consegna, gli abbonati possono ritirare personalmente il settimanale a partire dal giovedì presso la nostra sede.
Alternativamente, è possibile stipulare un abbonamento online che consente, tramite la consegna di username e password, di leggere il settimanale su computer e tablet già dal giovedì. Le tariffe delle varie opzioni sono elencate nella “manchette” di pagina 2. Per i non abbonati, il settimanale è disponibile nelle edicole della provincia dal giovedì. Terminale della realtà sopra delineata sono ovviamente i lettori. Oltre il 50% di essi risiedono nei sei comuni dell’Alta Lunigiana, storico bacino di una pubblicazione nata e cresciuta come organo dell’allora Diocesi di Pontremoli.
Un altro 15% sono lettori degli altri comuni della provincia, mentre la quota rimanente, al netto delle copie inviate all’estero, risiede nel resto d’Italia: conterranei residenti nelle aree limitrofi o discendenti di quell’emigrazione lunigianese che non vuole recidere il suo legame culturale e sentimentale con la terra di origine. Il Corriere Apuano è tutto questo: un settimanale cattolico che con il suo servizio contribuisce alla vitalità e alla crescita della comunità locale della nostra Lunigiana. La fedeltà di tanti lettori ce lo riconosce, l’auspicio è che altri possano apprezzarlo in futuro.