
Spettacoli dal 24 al 28 settembre nella Chiesa di San Geminiano a Pontremoli

“In questi anni si è creato tra l’IPM e la città di Pontremoli, un importante sinergia. Merito sicuramente dei tanti soggetti che rendono possibile questa collaborazione, ma un grande merito va a questo progetto che nel corso di questi anni ha permesso alle ragazze di uscire dal contesto carcerario ma anche alla comunità di entrare nel carcere e di comprendere meglio questa realtà”. Queste parole del sindaco, Jacopo Ferri, sintetizzano mirabilmente l’importante contributo che il progetto teatrale ha avuto e sta avendo nei confronti delle ragazze dell’Istituto Penali minorile, ma anche nel sensibilizzare la popolazione nei confronti delle giovani ospiti della struttura. Un progetto che sta andando avanti, per l’undicesimo anno, e che propone ora un nuovo spettacolo “La ballata dell’angelo ferito” che debutterà martedì 24 settembre alle ore 21 presso la Chiesa di San Geminiano e che vede in scena un gruppo di ragazze dell’Istituto Penale Minorile di Pontremoli: Anissa, Belen, Beki, Chanel, Karima, Mara, Nicole, Tatiana, Zina insieme agli studenti del Liceo Malaspina e dell’Istituto Pacinotti- Belmesseri di Pontremoli: Hussein Arbichi, Gabriele Chiartelli, Matilde Delucchi, Matteo Lleshi, agli attori pontremolesi Lorenzo Borrelli ed Eleonora Casetta, con la partecipazione di Don Giovanni Perini, cappellano nell’Istituto Penale Minorile di Pontremoli.

Alla conferenza stampa di presentazione la vice direttrice dell’istituto, Tiziana Di Donna, ha sottolineato “attività come queste permettano alle ragazze di aumentare la propria autostima e di avere un confronto significativo con gli altri”. Concetto condiviso da Simone Andreozzi, educatore dell’Istituto, che evidenzia come “le ragazze hanno dimostrato una capacità di attenzione e responsabilità davvero sorprendenti. E questo, al di là dello spettacolo, sarà importante per il loro percorso di vita”. è entrato più nel dettaglio dello spettacolo Paolo Billi, che ne cura la regia, sottolineando come il testo teatrale sia nato dall’osservazione del quadro “L’angelo ferito” di Hugo Simberg “da questa suggestione è nato il lavoro di scrittura che ha visto coinvolte le ragazze e gli studenti delle scuole di Pontremoli (Belemesseri, Malaspina e Vescovile). Tanti sono i testimoni e diverse le persone che intervengono: alcune fortemente ostili nei confronti della creatura “diversa”, altri, che invece, si interrogano con sguardi empatici su come il tutto sia possibile. C’è chi interviene sulla scena del fatto, ma dalle testimonianze non si capisce se siano soccorritori o vessatori. Nel raccontare i fatti, sempre gli stessi, la comunità, interrogando la vittima e i presunti rei, ha sguardi così diversi da non riuscire a giungere ad una versione condivisa”. Don Giovanni Perini, cappellano dell’Istituto Penale Minorile di Pontremoli, ha portato i saluti del Vescovo diocesana, Mario Vaccari, impossibilitato a partecipare per motivi di salute ma ha tenuto a ricordare “come il Vescovo ha sempre una grande attenzione nel confronto di queste giovani e del loro impegno”. Come detto “La Ballata dell’Angelo Ferito”, avrà la sua prima il 24 settembre ma sarà in replica tutte le sere fino a sabato 28 settembre, sempre nella Chiesa di San Geminiano, ed ogni sera lo spettacolo avrà un gruppi limitati di spettatori un massimo di 75 spettatori a replica (biglietto 10 euro, prenotazioni 3331679211). Accanto alle repliche serali, due matinée (24 e 25 settembre) sono dedicate agli istituti superiori della Lunigiana, che assisteranno allo spettacolo nell’ambito di un più ampio percorso di promozione della legalità che il Teatro del Pratello porta avanti da diversi anni sul territorio lunigianese, con il fondamentale appoggio del Comune di Pontremoli e delle Direzioni degli Istituti Superiori coinvolti (Liceo Malaspina, Istituto Pacinotti-Belmesseri, Liceo Vescovile). Il progetto è a cura del Teatro del Pratello insieme al Centro Giovanile Mons. G.Sismondo di Pontremoli ed è realizzato con il sostegno di Istituto Penale Minorile di Pontremoli, del Comune di Pontremoli, della Regione Toscana e con il contributo dei Fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese, della Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara e dell’Associazione Cio Nel Cuore.
(Riccardo Sordi)