
Da settembre con le linee guida messe a punto dal ministro Valditara

Il caldo estivo pareva rendere lontano Settembre: mese in cui le Scuole riaprono i battenti. Gli studenti della nostra Regione torneranno, nelle aule, il 16. Tutti gli “addetti ai lavori”: docenti, alunni, dirigenti, genitori sono consapevoli che, al rientro, non troveranno tutto a posto. La vita scolastica reclamerà ancora più attenzione, impegno, professionalità. Sarà atto responsabile di tutti, e di ciascuno, trovare ad ogni situazione risposte di senso partendo da quel capitale umano che ogni persona rappresenta. La prima novità del nuovo anno 2024 – 25 riguarda la “Nuova Educazione Civica” con le linee guida messe a punto dal ministro Giuseppe Valditara. La Costituzione come “stella polare” declinata nei vari ambiti del vivere e del convivere, a partire dal rispetto per ogni persona e dalle regole, come principio fondamentale da cui scaturiscono solidarietà, uguaglianza, attenzione ai beni pubblici e privati valorizzando le potenzialità di ogni alunno ed il primato dell’essere umano su ogni ideologia. Nella consapevolezza che senza doveri non esistono diritti, con la sottolineatura della responsabilità individuale, prima di quella sociale. Appartenere ad una comunità significa conoscere e rispettare la sua storia ed i suoi valori di riferimento, in primis, quelli scritti sulla nostra Carta Costituzionale. Ci saranno 33 ore l’anno specifiche di Educazione Civica che avrà valenza trasversale per tutte le discipline. Tanti i temi che docenti e discenti dovranno affrontare. Dalla crescita economica per il benessere di tutti, al rispetto dell’ambiente per migliorare la qualità della vita. Dal valore del lavoro, con i sacrifici che comporta ed i benefici che produce. Al centro la legalità, ed il particolare riguardo ai cittadini più fragili onde favorire l’inclusione a 360 gradi, compresi gli alunni stranieri.

Non saranno trascurate la cittadinanza digitale e l’educazione stradale, nel totale rispetto della vita propria ed altrui, anche sull’asfalto dove si continuano a contare troppe vittime. “Linee guida, afferma il ministro dell’Istruzione, che si ispirano ai concetti di equilibrio, ragionevolezza e buon senso. Ovviamente non scevre da impronta politico – culturale, ma con un taglio che può essere condiviso, indipendentemente dagli schieramenti politici”. La Scuola dichiara il proprio intento formativo e informativo ponendosi come primo tra i contesti facilitanti l’apprendimento cognitivo e relazionale educando a vivere in un impegnativo, quanto soddisfacente, processo di autonomia, di senso critico, di costruzione del pensiero. è questa la risposta come abitanti della “polis” che, oggi, allarga i propri confini a dimensioni planetarie. Insegnanti che sappiano concorrere alla costruzione di quella “famiglia “umana a cui apparteniamo. Unitamente alle scelte della Politica, delle Istituzioni, di ciascuno di noi. Aiutando le giovani generazioni a costruire un mondo migliore. Nel rispetto della umana dignità.
Ivana Fornesi