Regnano  “Anno domini 1100”

Il 6 e 7 luglio è andata in scena a Regnano Castello la tradizionale manifestazione “Anno domini 1100”, che commemora un evento riportato nel Codice Pallavicino. In data19 gennaio 1066 Guiterno, figlio di Guidone di Regnano, nel dichiarare di vivere secondo la sua stirpe longobarda, dona contestualmente tutti i suoi beni dal castello a tutti i poderi, che corrispondono oggi all’Alta Valle Aulella con la motivazione: “La morte e la vita sono nelle mani di Dio; è meglio che l’uomo viva nel timore della morte che, con la speranza di vivere, muoia invece di morte improvvisa”.

Promotori della manifestazione sono di fatto tutti gli abitanti di Regnano, che su un’intuizione di Salvatori Nello e Bertolucci Barbara, l’ hanno lanciata, sostenuta ormai da più di un decennio, ottenendo nel tempo attenzione e approvazione di festa ufficiale della Toscana. Sabato sera 6 luglio erano presenti il gruppo storico di Fivizzano con gli sbandieratori, musici, tamburini con in testa il sindaco Pierluigi Giannetti. La compagnia del Piagnaro di Pontremoli per tutte e due le giornate con bandiere, musici, armigeri, danze e un piccolo bus, che ha fatto da spola per i visitatori, messo a disposizione dal sindaco Jacopo Ferri, a sottolineare che “chi governa Pontremoli e Regnana è padron di Lunigiana”, chiosa riconoscente e sorridente Barbara, che contestualmente ringrazia gli operai del comune per l’ottimo lavoro fatto nel borgo e tutti i volontari. Presenti inoltre il Gruppo storico Oste Malaspinaensis con allestimenti di un campo medievale e combattimenti all’arma bianca; la Compagnia della quercia nera con i falconieri; Compagnia d’arme Ramonero;  Niksuperttamp… Faisca de luz spettacolo di giocoleria e fuoco; Cavalieri delle Apuane con i loro asinelli; Mestieri della Compagnia del Guiterno. Nelle due giornate si calcola una presenza di più di cento figuranti. Graditi e apprezzati i punti di ristoro e l’esposizione di prodotti artigianali. La visita del neoeletto sindaco Mattia Leonardi di Casola ha sottolineato l’importanza della manifestazione, che ha visto una frequenza costante e numerosa di visitatori.

Corrado Leoni