A Venezia riconoscimento per l’artista pontremolese Luciano Preti

Nel contesto di una importante iniziativa internazionale

L'artista pontremolese, Luciano Preti
L’artista pontremolese, Luciano Preti

Sarà Venezia il prossimo terreno di conquista di Luciano Preti e l’affermazione non vuole essere qualcosa di magniloquente, ma la presa d’atto dell’ulteriore salto di qualità che l’artista pontremolese si prepara a compiere non solo per offrire adeguata testimonianza del suo percorso creativo, ma per ottenere un riconoscimento che viene a significare quale sia e sia stato il senso del suo impegno. Il prossimo 18 maggio, infatti, la Chiesa di San Leonardo in Venezia ospiterà una grande esposizione collettiva internazionale che si protrarrà fino ad ottobre, punto centrale di una iniziativa che intende proporre al grande pubblico le opere degli artisti più rinomati e celebrati, le opere dei quali saranno offerte anche in altri importanti siti storici della città lagunare. Promotori il Premio Internazionale Menotti Art Festival di Spoleto, il quotidiano La Notte e la Biennale di Venezia che con questa manifestazione intendono offrire un saggio il più significativo possibile del livello raggiunto dalla pittura e dalla scultura contemporanea.

Il maestro Luciano Preti per l’occasione assumerà i panni del protagonista perché non avrà solo la possibilità di proporre un adeguato numero delle sue opere nei diversi contesti storici, ma gli organizzatori gli consegneranno un Premio speciale per le arti visive a significare l’alto contributo dato all’arte italiana e contemporanea sia grazie alla preziosa attività di docente in diverse Accademie italiane, sia soprattutto per la sua produzione artistica oggi presente in numerosi musei a livello mondiale. Una nuova tappa quindi per il nostro conterraneo di una carriera tappezzata di successi indiscussi il cui elenco al momento sarebbe improponibile, che si corona in questo momento con un riconoscimento di grandissimo valore che lo qualifica tra i maestri più apprezzati a livello internazionale. Continua quindi “il viaggio dell’Arca – verso quelle isole di carta” che rimangono l’obiettivo di un sogno creativo ancora in gestazione e che non intende certo risolversi, per guardare ad un percorso il cui orizzonte è ancora tutto da scoprire, ma che trova in ogni singolo passaggio nuove opportunità per proporsi per dare valore ad una genialità in costante divenire. Non c’è da stupirsi quindi se ci torna alla mente la grande intuizione del gallerista milanese Cortina che nel giovane Luciano Preti seppe individuare, già ormai oltre cinquant’anni fa, quell’artista allora solo alle prime armi, ma in grado di stupire chi con l’arte aveva un rapporto diuturno privilegiato. (lb)