Panathlon Lunigiana: arbitri e fair play

Incontro con Loris Pedroni e Francesco Cecchini

Intensa la serata che il Panathlon Club Pontremoli-Lunigiana, per iniziativa del socio Giorgio Orsini, ha organizzato per il Convivio di Cultura Sportiva di aprile. Tema della serata “L’arbitro di calcio: ruolo fondamentale per il rispetto delle regole, sicurezza e fair play” e relatori Loris Pedroni e Francesco Cecchini, rispettivamente presidenti dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA)-Figc della Spezia e di Carrara. Alla serata, che ha visto l’ingresso del prof. Geminiano Bertocchi come nuovo socio, hanno partecipato: il vicegovernatore dell’Area VI Toscana del Panathlon Italia Gianfilippo Mastroviti, i rappresentanti delle scuole calcio Asd Pontremolese 1919 Mauro Bertacchini e Luca Lecchini, della Asd Villafranchese Davide Liccia. Ospiti anche il Prof. Furio Dioguardi (sitting volley Entella Chiavari) e Paolo Parodi delegato alle Politiche sociali del comune di Pontremoli. Il presidente Aldo Angelini ha rimarcato come da sempre il Panathlon porti avanti il valore del fair play tanto che è stata istituita la Giornata Mondiale del Fair Play, il 7 settembre, volta a promuovere i valori etici nello sport. In questo contesto l’arbitro è il simbolo del fair play, però spesso è percepito come il “nemico”. Secondo Angelini sarebbe auspicabile guardare al rugby, sport che in questi anni si è guadagnato la fama di sport altamente educativo, grazie ad una profonda opera di “istruzione” dei propri tifosi instaurando il ‘terzo tempo’ come un momento di incontro e di scambio di opinioni in maniera educata e propositiva per avere un dialogo diretto con giocatori, dirigenti, genitori e familiari dei giovani calciatori e dell’arbitro.

Sono poi stati presentati i due ospiti arbitri. Loris Pedroni, classe 1957, è arbitro da quando aveva 17 anni, a soli 24 anni era già approdato alla Can D, nel 2002 ha ricevuto il premio come migliore osservatore regionale dalla sezione di Novi Ligure. Dal 2009 vicepresidente tecnico con la responsabilità degli osservatori A, il 20 luglio 2014 viene eletto presidente degli arbitri spezzini con oltre l’80% dei suffragi. Nel 2023 è stato eletto delegato degli ufficiali di gara per la Macroregione Nord dell’Associazione Italiana Arbitri. Francesco Cecchini, classe 1988, insegnante di Scuola superiore presso il MIUR, è arbitro dal 2005 e attualmente membro del Consiglio Direttivo della Sezione di Carrara. E’ entrato nell’Aia nel 2008, tre anni dopo è entrato a far parte dell’organico regionale prima come arbitro poi come assistente e attualmente è osservatore sempre a disposizione della regione. Dal gennaio 2021 è stato eletto presidente degli arbitri della Provincia. Entrambi hanno formato nuovi arbitri con corsi tenutosi nel periodo invernale e hanno in calendario nuovi corsi. Hanno spiegato come l’essere arbitro rappresenti un esempio per i valori legati all’associazionismo e alla sportività. Un percorso di crescita personale, nella responsabilità, nella comunicazione; prima durante il corso di formazione e poi con l’arbitraggio in campo che porta a relazionarsi con figure diverse, anche in contesti di stress che richiedono lucidità e controllo. Essere arbitro comporta tra l’altro qualche vantaggio: per i giovani arbitri da qualche tempo è possibile non solo arbitrare ma anche giocare grazie ad un doppio tesseramento e partecipare a corsi all’estero. C’è un gran bisogno di arbitri preparati e competenti perché le partite sono sempre più numerose, pertanto i due relatori si augurano che sempre più giovani aderiscano al corso per intraprendere l’avventura e l’esperienza dell’arbitraggio. I due ospiti, rispondendo alle curiosità dei presenti, si sono addentrati anche in una breve analisi di casi specifici legati al presente come il continuo susseguirsi del cambiamento delle regole, all’avvento della tecnologia (var) che non ha aiutato a spegnere le polemiche e coinvolge milioni di tifosi. Un’importante novità emersa dalla discussione è quella della novità del cartellino verde per segnalare i gesti di fair play, e favorire così una competizione sana e corretta. L’arbitro lo segnerà nel referto insieme ai cartellini gialli o rossi.