
Domenica a Casola si è tenuta la ricorrenza della festa del Cucù con una sparuta presenza di banchi (circa una quarantina).
La tanto attesa, da sempre, da parte dei più scanzonati giovani: la giostra dei “calci in culo” era allestita in modo ridotto a misura dei bambini. Rimane indubbia l’importanza della ricorrenza, da rivisitare in chiave moderna.
Le associazioni presenti ci stanno provando: il gruppo dei Papastrei nel programmare la loro manifestazione estiva; la proloco informava sulle varie attività e annunciava con volantino la mangiawalking del 19 maggio; Casolarte con manufatti artigianali.
Nell’angolo della piazza un manipolo di pittori al seguito dell’Associazione San Martino di Durasca, animata dall’Architetto Stefano Calabretta, stava traendo persone, paesaggi, angoli del paese davanti ad una tavolozza, a suggerire una possibile promozione della fiera in chiave artistico – artigianale. Nel pomeriggio particolarmente apprezzata l’esibizione musicale della banda locale Filarmonica Santa Cecilia.
Corrado Leoni