
Fivizzano: l’edizione 2024 è stata presentata con un concerto a New York Appuntamento dal 18 al 28 luglio. E a seguire il “Progetto Opera” fino all’8 agosto

La piccola Lunigiana è riuscita a farsi conoscere nella sconfinata metropoli di New York. Merito della musica o, ancora meglio, merito del Lunigiana International Music Festival, che è stato presentato a metà febbraio, con un prestigioso concerto dedicato a Giacomo Puccini, tenutosi alla Casa Italiana Zerilli-Marimò nel cuore della città americana.
Una gustosa anteprima di quello che sarà la settima edizione di questo Festival nato nel 2018 e che vedrà i suoi momenti clou quest’estate in due sezioni: la prima quella per così dire “regolare” dal 18 al 28 luglio, e la seconda con il “Progetto Opera” che si terrà dal 31 luglio all’8 agosto, evento speciale di quest’anno in occasione dei 100 anni della morte di Giacomo Puccini.
Ma partiamo con ordine e proviamo ad entrare nel mondo del Lunigiana Music Festival, grazie al supporto della direttrice artistica della rassegna, Chantal Balestri, valente pianista originaria di Fivizzano che ormai sette anni fa ebbe l’idea, assieme ad Andrea Rossi (presidente della manifestazione), di dare vita a questo progetto.
“E’ un’iniziativa a cui io e Andrea teniamo tantissimo – spiega la Balestri – e che ha due finalità principali. La prima è quella di permettere a giovani musicisti di tutto il mondo di potersi confrontare con docenti e professionisti di alto livello permettendo loro di acquisire così nuove conoscenze nell’ambito musicale. La seconda è quella di promuovere e far conoscere la Lunigiana nel mondo”.
E quando Balestri fa riferimento a musicisti di tutto il mondo non è un modo di dire “vengono giovani strumentisti da tutti i continenti: oltre che dall’Europa, dagli Stati Uniti, dal Sudamerica con molti ragazzi cileni, dalla Cina, dall’Australia, dal Giappone, dall’Africa. Ricordo di un ragazzo dell’Eritrea, cantante autodidatta dal grande talento, che per permettergli la presenza ho dovuto avere un colloquio telefonico con un ministro del suo Paese”.
Ma andiamo quindi all’essenza, che cos’è questo Lunigiana Music Festival? “Il momento centrale, anche se poi cerchiamo di tenere vivo il Festival tutto l’anno con vari eventi, è senza quello dell’incontro di luglio quando i giovani studenti vengono in Lunigiana con la possibilità di studiare con rinomati docenti, oltre poi alla possibilità di esibirsi. Solitamente ci sono tra i 40/50 giovani musicisti ed una decina di insegnanti”.
Al momento non si sa ancora di preciso il numero dei partecipanti alla prossima edizione “la scadenza per la presentazione della propria candidatura era fissata allo scorso 29 febbraio. Con ogni probabilità l’ammissione dei partecipanti verrà comunicata a metà aprile”
Luogo di riferimento di quei giorni è Fivizzano “sì, ed è bellissima l’atmosfera che si crea. Tutta la città si illumina di musica ed è bellissimo il rapporto che si instaura anche con gli abitanti, con tante persone che collaborano, dallo studente al pensionato. E del resto la condivisione, la sinergia è un momento fondante del Festival, con i musicisti che si integrano con gli altri e con la realtà circostante, non a caso oltre alle lezioni di musica sono previsti anche corsi d’italiano”.
Un momento importante per questi giovani promettenti artisti che in molti casi vengono anche sostenuti da un punto di vista economico “dobbiamo dire grazie al Rotary Club Lunigiana, che in caso degli studenti non abbiano i mezzi per sostenere le spese, gli pagano il viaggio e li aiutano economicamente durante la loro permanenza in Italia”.
Come detto Fivizzano è il centro nevralgico, ma per tenere fede al nome che coinvolge tutto il territorio, il festival abbraccerà varie arie del comprensorio “come detto uno degli scopi della rassegna è quello di far conoscere la Lunigiana. E sicuramente uno dei modi è anche quello di far visitare il territorio ai musicisti che frequentano il Festival. E poi ci saranno vari concerti, nel corso della rassegna, in varie zone della Lunigiana, il calendario non è ancora stato stilato in maniera definitiva ma senza dubbio c’è la volontà di toccare più aree del territorio per portare tanta musica nel territorio”.
Ma quest’anno il Lunigiana Musica Festival avrà un’appendice di assoluto rilievo “sì, con il “Progetto Opera”, novità di questa edizione, vogliamo omaggiare i cento anni dalla morte del compositore Giacomo Puccini. E potremo contare su di una partnership di straordinario valore, quella della fondazione Festival Pucciniano di Torre del Lago, che ci permetterà la collaborazione con l’orchestra del Festival. In questo caso il corso si incentrerà sull’opera ‘Suor Angelica’, che verrà poi messa in scena al termine del corso”.
Riccardo Sordi