
Ma dalla cittadinanza ci sono perplessità su alcune scelte e sul perchè si intervenga in alcuni luoghi e in altri invece no.

In via Chiesa, a Monzone Alto, sono in corso lavori di riqualificazione che prevedono il rinnovamento dei sotto servizi dell’acqua e della fognatura e l’installazione di una nuova pavimentazione. Al vedere la ditta impegnata in questi lavori, senz’altro necessari, sono tornate alla mente di alcuni abitanti le richieste, presentate da tempo agli Amministratori comunali, per altri interventi nello stesso paese, di non grande rilievo, ma importanti per la sicurezza ed anche per restituire dignità a certi angoli caratteristici di questo storico borgo. Sono state ripresentate nei giorni scorsi, ricevendo “assicurazione” che sarebbero prese in considerazione: la collocazione di un punto luce presso il punto di raccolta dei rifiuti, il consolidamento di un tratto di muro, per evitare la caduta di pietre, il taglio di piante sovrastanti una tratto di strada, per ricordarne solo alcune.

Gli stessi abitanti hanno sollevato anche una questione di metodo, che dovrebbe prevedere il confronto con gli abitanti per concordare gli interventi da fare e le priorità. I “vecchi politici” praticavano questo rapporto con gli elettori, come, a livello più generale, rappresentavano, con manifesti o assemblee, le motivazioni di interventi in un paese piuttosto che in un altro, indispensabili in un Comune di quasi cento frazioni.

Il non agire in questo modo provoca proteste, come è successo nei giorni scorsi a proposito dell’annuncio di asfaltature in alcuni paesi. Perché a Campiglione e non a Corsano? Perché a Bardine/ Posterla e non a Folegnano? Perché a Ceserano e non a Rometta? Perché a Piano di Collecchia, Soliera e non …..? Queste alcune delle obiezioni sentite, che fanno perdere di vista i non pochi lavori effettuati o in corso nel territorio, anche per interessamento della Provincia (sulla SP 41 di Pognana e sulla SP 16 Fivizzano Sasseto).
Andreino Fabiani