
Due giorni di festa in cui sono stati celebrati i 100 anni della medaglia d’oro al valor militare
Due giornate intense a Villafranca, sabato 22 e domenica 23 aprile, per la celebrazione dei cento anni dal conferimento della medaglia d’oro al valor militare a Flavio Torello Baracchini (1895-1928), il giovane villafranchese asso dell’aviazione del Regio Esercito durante la Grande Guerra. Sabato mattina, in piazza Aeronautica, il sindaco Filippo Bellesi ha salutato il pubblico sottolineando l’orgoglio di essere compaesano di Baracchini, un eroe audace in volo ma dotato di grande umanità: “Sono dei bravi: se potessi precipitare l’apparecchio senza ucciderli sarei felice!”, scriveva riferendosi ai nemici. Al successivo dibattito hanno partecipato gli studenti, su invito del sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri; erano presenti anche Luciano Azzimonti e Pierluigi Galli, rappresentanti di Volandia, il parco e museo del volo di Somma Lombardo (Varese) nato dal recupero delle storiche Officine Aeronautiche Caproni fondate nel 1910 a Malpensa. Sono state particolarmente apprezzate le acrobazie dei modelli radiocomandati del Gruppo Aeromodellistico G.a.s.s.m. di Santo Stefano Magra.
Domenica mattina, alla presenza dell’Ass. Arma Aeronautica di Massa, dopo l’alzabandiera e il silenzio suonato da Leonardo Orietti una corona d’alloro è stata deposta ai piedi del monumento dedicato a Baracchini. Il corteo delle autorità si è poi diretto al Salone Voltato per la commemorazione ufficiale. Il presidente della Provincia, Gianni Lorenzetti, ha riflettuto sull’alto numero di giovani della nostra terra che si sono distinti nell’Aeronautica e ha auspicato che continui la pace in Europa, nonostante le preoccupanti tensioni di questo momento storico. Il vicario Giuseppe Larosa ha portato il saluto del prefetto Enrico Ricci e si è soffermato sull’importanza di onorare l’individualità di ciascuno, ma sempre in un’ottica di pacifica convivenza. Il vicequestore ha ricordato che la manifestazione ha avuto come cardine il dovere verso la Patria, inteso come servizio disinteressato all’interno delle Istituzioni. L’assessore Alice Vietina ha affermato che l’unico aspetto non deleterio della guerra è la possibilità che personalità fuori dell’ordinario brillino in un contesto che mostra il lato brutale dell’animo umano. Ha poi espresso il desiderio di avvicinare i ragazzi alla figura di Baracchini perché ne possano trarre un esempio di senso del dovere. Il vicesindaco Fabrizio Drovandi si è rallegrato per le medaglie al valor militare assegnate negli anni agli abitanti del comune di Villafranca, mentre il presidente del consiglio comunale Diego Giacopinelli ha definito Baracchini “innovativo e patriottico”, un esempio di attaccamento positivo alle radici. Il presidente dell’Ass. Arma Aeronautica, Ferdinando Sacchetti, ha ripercorso le tappe più significative della biografia di Flavio Torello: la nascita a Villafranca il 28 luglio 1895, i sacrifici dei genitori Ulisse e Zaira per permettergli di studiare all’istituto tecnico della Spezia, l’arruolamento volontario, il brevetto di volo, le vittorie che hanno ispirato il soprannome di “D’Artagnan dell’aria”, la creazione al termine del conflitto dello Stabilimento Pirotecnico Baracchini a Roma e la morte a 33 anni per le ustioni provocate dall’esplosione accidentale di una caldaia. Il nipote Alberico Varoli ha raccontato alcuni interessanti aneddoti familiari e l’ufficiale dell’Aeronautica Luca Ferenderes ha espresso il piacere di presenziare a una cerimonia attuale e non stucchevole. Il sindaco Bellesi, soddisfatto per la riuscita delle due giornate, ha ringraziato tutti i relatori e quanti hanno contribuito in vario modo all’organizzazione dell’evento. Momento conclusivo della manifestazione è stata la S. Messa solenne delle 11, celebrata dal parroco, don Giovanni Barbieri, nella chiesa di San Francesco. Ilaria Tonini