Duemila firme per il ripristino dell’ambulanza medicalizzata

Lo annuncia il sindaco di Tresana, Matteo Mastrini che sottolinea “La Regione non può far finta di niente”, il sindaco Ferri esemplifica la situazione con Fivizzano senza ambulanza per lungo tempo

L'ambulanza medicalizzata Mike
L’ambulanza medicalizzata Mike

Ci sono duemila firme di cittadini lunigianesi che chiedono di riportare l’ambulanza medicalizzata in Lunigiana. Così assicura il sindaco di Tresana, Matteo Mastrini, che sottolinea come ormai “La Regione non possa più far finta di nulla: sindaci e cittadini si sono pronunciati, la popolazione ha già sottoscritto 2000 firme per difendere l’ambulanza medicalizzata MIKE”. Una protesta che sta andando avanti ormai da qualche settimana, e che ha avuto la sua fiamma d’innesco lo scorso primo ottobre quando è diventata ufficiale la soppressione dell’ambulanza con medico Mike, taglio che si inserisce nel Piano di riforma regionale dei servizi emergenziali assistenziali. Una disapprovazione delle scelte operate a livello regionale che ha visto prima la sottoscrizione, da parte degli amministratori locali, di un documento che chiede il ripristino del servizio dell’ambulanza medicalizzata Mike e di tutti i servizi fondamentali, e poi dall’incontro con la direttrice generale dell’Asl nord ovest Maria Letizia Casani, nel corso dell’Assemblea della Società della Salute, in cui i primi cittadini sono stati fermi nel chiedere il ritorno dell’ambulanza Mike.

Il sindaco di Tresana, Matteo Mastrini
Il sindaco di Tresana, Matteo Mastrini

Incontro in cui la direttrice generale, aveva passato la palla alla politica ovvero alla giunta regionale, e in particolare all’assessore alla sanità Simone Bezzini: “Comprendo benissimo il disagio della direttrice – sottolinea Mastrini – che non ha fatto altro che applicare la delibera regionale 1424 approvata dalla giunta toscana nel dicembre 2022. Una delibera miope e devastante per la Lunigiana, che taglia addirittura due ambulanze MIKE, una ad Aulla e una a Fosdinovo: nel 2022 MIKE ha svolto più di 400 interventi partendo da Aulla e oltre 170 partendo da Fosdinovo: siamo vicini ad un totale di 600 chiamate. Su chi verrà scaricato il peso dell’emergenza-urgenza, chi dovrà pagare il prezzo di questa scelta che non ho alcun timore di definire scellerata?”.

Il sindaco di Pontremoli, Jacopo Ferri
Il sindaco di Pontremoli, Jacopo Ferri

Rincara la dose il sindaco di Pontremoli, Jacopo Ferri “l’emergenza-urgenza in Lunigiana con la nuova scellerata organizzazione voluta dalla coppia Regione/Ausl mette seriamente a rischio la tempestività d’intervento e persino, talvolta, potrebbe pregiudicarne la stessa fattibilità”. E a dimostrazione di questa sua convinzione il primo cittadino porta ad ed esempio un recente caso “di fronte ad un’urgenza emersa all’Ospedale di Fivizzano per un trasferimento al NOA da effettuare assolutamente – racconta Ferri – si è dovuto prendere atto dell’assenza del medico con l’ormai famosa ambulanza ‘Mike’ ed è perciò dovuto partire il 118 di Fivizzano, lasciando completamente scoperto quel territorio per una lunga finestra temporale”. Fortunatamente non ci sono stati problemi “ma se ci fosse stata allo stesso tempo un’altra urgenza (come peraltro già capitato…) – si chiede il sindaco – che fine avrebbe potuto fare l’interessato?”.

(r.s.)