
Intanto vari Comuni hanno approvato un ordinanza per evitare l’uso improprio dell’acqua potabile

Diminuisce la quantità d’acqua a disposizione e si alza il livello di emergenza in tutta Italia: in vista c’è un piano nazionale per “passare l’estate”, garantendo “l’oro blu” a famiglie, aziende agricole e impianti per la produzione di energia idroelettrica. Una vera e propria impresa, soprattutto considerando che l’estate, quella del calendario, è appena iniziata! Ma qual è la situazione in alta Lunigiana? Lo abbiamo chiesto ad alcuni sindaci e, a quanto pare, dalle risposte emerge che per il momento il sistema ancora regge, mentre le prime difficoltà si segnalano in agricoltura. Del resto il livello dei fiumi è ai minimi, soprattutto la Magra denuncia uno stato di grave scarsità d’acqua: lunedì (20 giugno) a Santa Giustina era già un metro al di sotto lo zero idrometrico, e resta in diminuzione. Gli altri sono di poco sopra il livello zero. Insomma, mai come in questo momento serve la pioggia, che però non è annunciata. E la situazione acquedotti? “Nel territorio comunale di Pontremoli per ora sembra tutto sotto controllo – risponde il sindaco Jacopo Ferri – anche grazie agli interventi che avevamo concordato con Gaia e che la società ha realizzato nei mesi scorsi. Si è trattato di lavori che hanno permesso di diminuire le perdite diffuse nella rete di captazione e di distribuzione dell’acqua potabile: lavori importanti che, per il momento, ci permettono di dire che pur in presenza di una situazione eccezionale riusciamo a far fronte alle richieste”. Il piano di opere su sorgenti, depositi e condotte era stato messo a punto e realizzato quando, nei mesi scorsi, una grossa frana aveva danneggiato l’acquedotto di Giaredo, strategico per la fornitura di acqua al capoluogo. “Giaredo è stato ripristinato proprio in questi giorni – ci dice l’assessore Gianmarco Corchia – tutta l’acqua che viene captata ora è tornata ad essere messa in rete, per ora senza l’utilizzo del deposito di accumulo gravemente danneggiato dalla frana. Se tutto continuerà a funzionare per il meglio anche quest’anno a Pontremoli dovremo avere un’estate abbastanza tranquilla, anche grazie alla diminuzione delle perdite con gli interventi realizzati che hanno riguardato anche il centro storico”. In vista c’è comunque la firma dell’ordinanza che, probabilmente dalla prossima settimana, proibirà di usare l’acqua per impieghi diversi da quelli di casa.
A Zeri invece l’ordinanza è già operativa da lunedì 20 giugno, ma il sindaco Cristian Petacchi ha lasciato per ora una finestra di mezzora la mattina per innaffiare gli orti, ma solo quelli. Intanto l’acquedotto resta un osservato speciale e lo è da tempo, fin dalle difficoltà che l’estate scorsa avevano messo in crisi il territorio a tal punto da dove sospendere l’erogazione dell’acqua per alcune ore della notte e rifornire alcuni depositi con le autobotti, soprattutto nella valle di Rossano. Era stata questa la più colpita dalla carenza idrica a causa della scarsa pressione dell’acqua che non riusciva a raggiungere le frazioni più alte rispetto al deposito. E quest’anno? “Per il momento non ci sono grossi problemi, la maggior parte delle seconde case saranno aperte solo intorno alla metà di luglio: allora capiremo davvero quali sono i fabbisogni. Comunque gli interventi che abbiamo realizzato per migliorare la rete di raccolta e distribuzione hanno portato indubbi benefici e continuiamo a cercare nuove sorgenti che possano garantire una certa portata così da poterle inserirle nella rete” spiega il sindaco Cristian Petacchi.
Paolo Bissoli
A breve un confronto tra Regione, Comuni e gestori per valutare l’ipotesi di un piano Toscano sulla crisi idrica

Così come a Zeri, anche a Filattiera, Mulazzo e Bagnone, l’ordinanza sul divieto di uso improprio dell’acqua potabile è stato emanato lunedì 20 giugno. Comunque, anche in questi tre comuni, per il momento, la situazione pare ancora sotto controllo con la sindaca, Annalisa Folloni, che sottolinea la situazione particolare di Filattiera che può contare su “dei canali irrigui per permettere l’annaffiamento dei campi coltivati e degli orti. Questo fa sì che non si vada ad influire sull’a fornitura dell’acqua potabile”. Certo il rischio in prospettiva resta comunque alto, perché si segnale un netto calo dei torrenti che riforniscono questi canali irrigui come il Caprio. Comunque per ora la situazione resta sotto controllo. E per il momento non ci sono problematiche anche per l’approvvigionamento idrico a Ponticello, frazione che qualche estate fa era rimasta all’asciutto, creando disagi e anche più di una lamentela “sono stati eseguiti – sottolinea la Folloni – degli importanti lavori, ed alcune opere sono in fase di conclusione proprio in questi giorni, che hanno permesso il raddoppio della portata dell’acqua per le frazioni servite in quell’area”. Anche il sindaco di Bagnone, Giovanni Guastalli, conferma quanto detto dalla sua collega di Filattiera “per ora a Bagnone non ci sono criticità, comunque abbiamo adottato l’ordinanza anche per educare al rispetto di questo importante elemento che troppo spesso si dà per scontato”. Andando nello specifico il primo cittadino evidenzia come al “momento stiamo tenendo monitorati acquedotti e corsi d’acqua. Certo non sono sicuramente nel loro massimo, ma per ora non c’è alcuna emergenza, è chiaro che se non dovesse piovere la situazione potrebbe diventare preoccupante anche da noi”. Tornando alla sindaca Folloni, la prima cittadina di Filattiera ci ha annunciato che parteciperà a breve ad un incontro sulla situazione dell’approvvigionamento idrico in Regione con l’assessore all’ambiente Monia Manni e a cui parteciperanno, tra gli altri, Anci, Upi, Anbi e l’Autorità di bacino. Si traccerà quindi un bilancio della situazione, con i problemi maggiori che dovrebbero essere segnalati sulla costa, specie nella zona del Grossetano e dell’Ombrone che hanno anche una maggiore componente agricola. Anche se Coldiretti ha evidenziato come la situazione sia grave anche nel bacino del Magra e del Serchio, con una portata più che dimezzata rispetto alla scorsa settimana. Tra le soluzioni che si ipotizzano c’è anche quella del razionamento dell’acqua potabile durante la notte. Ma qualcosa di più preciso si saprà solo dopo l’incontro con la Regione. (r.s.)