
Il Pd chiede un cambio rispetto a Novoa che non pare intenzionato a fare un passo indietro
Manca ormai meno di un mese alla presentazione delle liste in vista delle elezioni e ancora ci sono molti nodi da sciogliere per quanto concerne le candidature nei comuni al voto in Lunigiana. In particolare pare molto intricata la situazione nel comune di Mulazzo, soprattutto per quanto concerne la coalizione di centrosinistra attualmente alla guida del comune con il sindaco Claudio Novoa. E proprio la figura dell’attuale primo cittadino sembra avere messo in fibrillazione la sezione locale del Partito Democratico che pare volere puntare ad un cambio di passo rispetto alla situazione attuale ma con Novoa che, al contrario, non vuole fare un passo indietro e sembra ben intenzionato a ripresentarsi davanti agli elettori per ottenere il consenso per un nuovo mandato.

Situazione quindi ancora complessa con le segreterie dei vari partiti della coalizione che si confrontano alla ricerca di una soluzione per mantenere l’unità del centrosinistra. Così assicura il vicesindaco e segretario comunale Pd, Giorgio Santi (nella foto in alto) che parte dal rivendicare quanto fatto nel corso di questi dieci anni con l’amministrazione Novoa “è stato un percorso importante che assolutamente non dimentichiamo ma che anzi siamo i primi a valutare positivamente. Del resto Novoa, dieci anni fa, è stato posto alla guida della coalizione dal Partito Democratico di cui lui stesso era un importante esponente e cinque anni fa c’è stata la riconferma con un ottimo risultato percentuale”. Poi qualcosa si è incrinato con la decisione del primo cittadino di aderire ad Italia Viva “una scelta assolutamente legittima ma che abbiamo trovato inopportuna nelle modalità, con la segreteria del Pd che ha saputo di questa decisione dalla stampa”.

Per questo, sottolinea Santi, si erano create le condizioni per aprire ad “un cambio di passo, anche per dare un segnale di rinnovamento e di ringiovanimento della nostra coalizione” a questa ipotesi si contrapponeva la scelta “senza alcun confronto ma semplicemente dandola come acquisita” del sindaco Novoa di mettere in campo la sua candidatura. Dopo queste premesse, si è aperto un intenso confronto Partito Democratico ma che non ha portato ad una decisione unitaria “la maggioranza del Partito mi ha dato mandato per proporre una mia candidatura alla guida della coalizione. C’è la mia disponibilità, ma visto che non è stata una scelta che ha visto tutti concordi preferisco per il momento fare un passo indietro”. Passo indietro che Santi si auspica faccia anche Novoa “da parte sua e da parte di tutti i soggetti che fanno parte della coalizione. Lasciamo perdere i personalismi e cerchiamo di costruire un’alleanza coesa che abbracci le varie anime del centrosinistra e che guardi alla società civile di Mulazzo”. Comunque la soluzione della questione non pare ancora vicina “ora continua la fase di dialogo e di ascolto con tutti, dalla sinistra ad Italia Viva. Subito dopo Pasqua apriremo un nuovo confronto nel partito e lì proverò ad indicare dei nomi per cercare di trovare una figura condivisa”. Intanto sembra aspettare gli eventi il centrodestra con l’attuale capogruppo di minoranza, Emanuele Ferdani, candidato sindaco cinque anni fa, che ha espresso la volontà di non ricandidarsi. (r.s.)
Zeri: sarà Miki Filippelli lo sfidante di Petacchi

Sarà Miki Filippelli il candidato sindaco della lista che si contrapporrà a Petacchi il prossimo 12 giugno a Zeri. Tutto sembra quindi far presupporre che sarà una sfida a due tra il sindaco uscente e l’imprenditore, che vive a Pontremoli ma che ha forti legami con il territorio zerasco, con una lista che pare fare riferimento all’ex sindaco ed ex senatore, Egidio Pedrini, attuale consigliere di minoranza, e che pare possa contare anche sul supporto di Jacopo e Cosimo Ferri. Intanto il sindaco Petacchi ha già sciolto le riserve per quanto concerne la composizione della sua lista che si ripresenterà agli elettori con il nome di “Zeri rinasce” “la mia lista è ormai definita ed è composta da cinque consiglieri uscenti e da cinque volti nuovi. Sono tutti ragazzi zeraschi, giovani che vivono nel territorio che non hanno mai fatto politica ma che hanno voglia di impegnarsi per Zeri”. (r.s.)