
All’Italia serve un nuovo “rinascimento” del sindacato
Welfare e lavoro sono le parole chiave attorno alle quali si è incentrato il dibattito nel primo congresso della Federazione Nazionale dei Pensionati CISL “Toscana Nord”, cioè delle province di Lucca, Massa Carrara e Pistoia, svoltosi lo scorso 15 febbraio a Lucca. Si è così chiusa la fase sperimentale dell’accorpamento, iniziata col congresso straordinario del 10 settembre 2014, voluto dalla CISL Toscana, quando si avviò la fusione dell’organizzazione in strutture territoriali più ampie, e tuttora in fase di assestamento, poiché occorre verificare la funzionalità di un percorso che aveva una delle ragioni nella soppressione delle province, ma che, ora, ritornate queste a tutti gli effetti fra gli Enti Locali previsti nella Costituzione, potrebbe subire variazioni. Basti pensare che l’attuale struttura di FNP-CISL Toscana Nord (Lucca, Massa Carrara e Pistoia) è incongruente con le macro-aree della sanità toscana, che vedono le prime due assieme a Pisa e Livorno costituire l’ASL Toscana Nord Ovest e la terza, assieme a Firenze e Prato, essere parte dell’ASL della Toscana centrale. Aldilà di questo (un argomento che è emerso in taluni interventi durante il Congresso), molti sono stati gli spunti venuti dal dibattito, dalla relazione della segreteria e dagli interventi di Loreno Coli, della FNP nazionale, e di Mauro Scotti, segretario toscano. Si è spaziato sulla situazione italiana (“Un nuovo Rinascimento del Sindacato: welfare e lavoro per uno sviluppo sostenibile” sarà lo slogan del prossimo congresso nazionale previsto a Riccione dal 29 al 31 maggio); si è parlato dello sforzo continuo della CISL per mantenere aperto un confronto che “possa portare a casa qualcosa” in tempi di ristrettezze ed in un’epoca di crisi, in buona parte derivata anche dalla convinzione di molti che la ricchezza derivi non dal lavoro, ma dalle speculazioni finanziarie; si è detto del recente accordo sulle pensioni, sulla necessità di continuare, già dallo scorcio di questo febbraio, una trattativa per raggiungere ulteriori risultati. Si è analizzata la situazione del lavoro in Italia ed in Toscana, senza dimenticare un quadro internazionale sul quale gravano fattori come la Brexit, l’elezione di Trump alla presidenza Usa, i populismi ed le posizioni euroscettiche che percorrono la politica (con la crisi dei partiti ed il travaglio del PD). Soprattutto si è analizzata la situazione di “Toscana Nord”, una soluzione giudicata positiva, ma suscettibile di miglioramenti, all’interno della quale le Rappresentanze Sindacali Locali (le RLS: denominazione e sigla definite troppo astruse) hanno reclamato maggiore autonomia organizzativa ed economica per essere più efficaci ed efficienti nel rapporto con gli iscritti. La mozione finale, ampia ed articolata, approvata all’unanimità, ha rappresentato la sintesi del dibattito, proponendo scelte ed individuando problematiche cui la nuova segreteria, presieduta del riconfermato Massimo Santoni, sarà chiamata a dare risposte nel prossimo quadriennio.
Massimo Santoni confermato alla guida di FNP Toscana Nord

La FNP CISL Toscana Nord ha definito il proprio organigramma per il prossimo quadriennio. Oltre ai delegati per il congresso regionale (da cui scaturiranno la dirigenza regionale dei pensionati e anche i delegati al congresso di Riccione), sono stati eletti i componenti del consiglio territoriale, i revisori dei conti e quanti andranno a votare per l’Unione Sindacale Territoriale, di cui sono parte tutte le categorie della CISL. Quanto alla FNP, è stato riconfermato alla guida della Toscana Nord il lucchese Massimo Santoni, che, nella segreteria territoriale, avrà come collaboratrice diretta, per Massa Carrara, Liliana Bassi. Per le Rappresentanze Sindacali Locali (le vecchie “leghe”), per Pontremoli (comuni dell’alta Lunigiana) il coordinamento è affidato a Francesco Faggiani, per Aulla (Lunigiana media e orientale) a Giancarlo Linari, per Carrara ad Alberto Bertolucci e per Massa a Fabio Fruzzetti.