
Intanto in fase di ultimazione il progetto per la rimozione delle macerie e quello del nuovo ponte

Come nel gioco dell’oca, si torna alla casella di partenza: in attesa della ricostruzione del Ponte della Bettola, sulla viabilità provvisoria che dovrebbe ridurre almeno parzialmente i disagi di Albiano Magra è caduto come un macigno il parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici: le “rampe”, cioè il collegamento tra la strada statale 330 e l’autostrada Parma-mare che avrebbe dovuto essere aperto all’ingresso della frazione aullese, non si faranno. Una storia kafkiana, quella delle “rampe”. L’allora commissario straordinario Enrico Rossi – gli è subentrato Eugenio Giani dopo un periodo di incertezza giuridica sul trasferimento della carica al nuovo presidente regionale – aveva annunciato l’avvio dei cantieri per metà agosto, già in ritardo sulle aspettative della popolazione. Nelle settimane successive sono arrivati il voto del consiglio comunale di Aulla, necessario per potere costruire l’opera in area di pertinenza cimiteriale e il parere favorevole dei Ministero dell’Ambiente.

L’organo tecnico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, pur dichiarandosi incompetente data la provvisorietà dell’opera, ha tuttavia evidenziato nelle motivazioni del provvedimento aspetti tecnici che ne ostacolavano la fattibilità. Al momento, quindi, le rampe non si faranno e Albiano prosegue nel suo isolamento, aggravato dalle kilometriche code per raggiungere la sponda sinistra del Magra via Ceparana – Ripa – Fornola. A 7 mesi dal crollo del ponte, quindi, ancora nessuna soluzione provvisoria è stata realizzata o approvata e in queste ore, sulla sponda ligure, i parlamentari locali e i sindaci stanno facendo pressioni per avere almeno l’accesso all’A12 Genova Livorno da Ceparana, opera che decongestionerebbe non poco il traffico in zona e che gode già dei finanziamenti stanziati per il nuovo ponte Ceparana-Santo Stefano. Nel frattempo qualcosa si inizia a muovere riguardo alle macerie del vecchio ponte che ancora giacciono nell’alveo fluviale dopo un lungo sequestro giudiziario. Anas ha provveduto a presentare ai periti della Procura della Repubblica il progetto di rimozione e messa in sicurezza delle macerie del ponte, che comprende la lavorazione in loco delle macerie al fine di separare i vari materiali e conservare gli elementi necessari alla prosecuzione delle perizie. È inoltre in fase di completamento il progetto definitivo per la ricostruzione del nuovo ponte sul fiume Magra. La conferenza dei servizi per l’approvazione del progetto è fissata al 13 novembre. Il nuovo ponte partirà sul lato Albiano da dove è crollato il vecchio, ma non arriverà più davanti la vecchia stazione ferroviaria – un vecchio progetto ne prevedeva l’abbattimento per fare spazio a una rotonda che accogliesse anche un nuovo accesso alla comunale per Caprigliola – ma più a nord. (d.t.)