
VILLAFRANCA: L’opera è partita in questi giorni e dovrebbe essere conclusa per Natale. Prevede la realizzazione di una struttura che accoglierà cinque persone disabili.

Sono partiti ufficialmente, a fine luglio, i lavori per realizzare il progetto “Dopo di noi. Per un futuro costruito insieme” che prevede di dar vita ad una struttura accogliente per ospitare cittadini disabili realizzata nella selva di Filetto a Villafranca. Un progetto nato dall’Associazione Lunigianesi Disabili (Aldi) che vuol provare a rispondere ad una domanda ricorrente di tante famiglie che vivono il problema della disabilità: “Chi si prenderà cura di nostro figlio, di nostro fratello… quando non ci saremo più?”. Proprio per riservare un futuro più sereno alle persone svantaggiate l’Aldi, si sta adoperando da qualche anno, con il costante impegno dell’attuale presidente Paolo Bestazzoni, per dar vita a questa struttura. Un progetto che in particolare si è rafforzato sull’onda della vittoria di un referendum popolare che interessò la Lunigiana nel maggio 2013 su un’iniziativa di Bilancio partecipativo promosso dall’Unione dei Comuni – che vide proprio la proposta progettuale dell’ALDI vincere raccogliendo quasi il 62% dei consensi dei 10 progetti finalisti (ottenendo la somma di 250 mila euro) – e sia della nuova legislazione entrata in vigore nel 2016, che dava precise indicazioni di soluzioni esclusivamente abitative per il “Dopo di Noi”.

In particolare, sottolinea Bestazzoni, è fondamentale “l’aspetto che limita questo strutture ad ospitare un massimo di 5 persone con disabilità. Permettendo così di mantenere un rapporto umano e famigliare”. Il “sogno” di Bestazzoni è che gli ospiti, accompagnati da una figura genitoriale, “possano vivere la loro vita in serenità. Quindi chi ha il suo lavoretto, magari in un supermercato, chi cura l’orto che andremo a realizzare nella struttura. Insomma ognuno avrà un suo ruolo cercando di favorirne l’autonomia”. Una struttura che verrà realizzata in un ampio terreno donato dalla famiglia del compianto Maurizio Verrier e i cui lavori (che dovrebbero durare circa 18-20 settimane e quindi concludersi attorno a Natale) sono affidati alla ditta “Rubner – Haus”, esperta in costruzioni in legno di alta qualità e dal basso impatto energetico. Ci saranno due piani con zona giorno, area polifunzionale di 27 mq, camere da letto (tre singole, più una grande e una per l’operatore), servizi igienici, lavanderia, cucina che permetterà ai cinque ospiti che potranno cimentarsi nella preparazione dei pasti. Al piano superiore zone di ritrovo con la possibilità di godere la bellezza del panorama circostante. Ad unire i piani un ascensore. Un progetto che ha incontrato, lungo il suo cammino, la generosità di moltissime persone, a partire dei tanti professionisti che hanno offerto gratuitamente le loro competenze e poi i contributi finanziari come quelli della Fondazione Paletti (50 mila euro) e della Fondazione Carispezia (80 mila euro). E ancora: Unione dei Comuni, Enti e Associazioni locali, privati con la destinazione del 5 per 1000. Per chi fosse interessato a dare un contributo può consultare la pagina internet dell’associazione www.associazionelunigianesedisabili.it