
Proposte dell’associazione “Mangia Trekking” per sentirsi in montagna anche stando a casa

Alpinismo Lento per stare in casa. Non è una contraddizione ma l’iniziativa promossa dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano e delle Cinque Terre, dal Parco Regionale di Porto Venere e dal Parco Regionale di Montemarcello Magra Vara, il progetto “fare e conoscere” come stare in casa al tempo del Coronavirus, continua a richiamare tanti argomenti ed immagini. Giungono da ogni parte sui social del Mangia Trekking, e l’associazione, per contribuire a svolgere un servizio di evasione e d’interesse per tutti. Si tratta di argomenti e suggerimenti che permetteranno anche di essere ancora più preparati, sia dal punto di vista fisico che culturale, quando sarà possibile tornare sulle vie sentieristiche.

A tal proposito Monica Botto propone diverse letture inerenti le peculiarità ambientali e storico culturali dei territori, le quali, evidenzia si connettono benissimo con i valori dell’Alpinismo Lento. Un libro proposto è “Lunigiana Ignota” di Carlo Caselli (Guastalla nel Reggiano – 1861), testo che descrive il territorio ed un viaggio, effettuato nel 1930, tra la Lunigiana e la Val di Vara, che ha poi ispirato i fondatori di Mangia Trekking. Fiorella Poloni da Roncade di Treviso e Lidia Secco di La Spezia dibattono circa le possibili future iniziative e la dieta necessaria per restare in forma, mentre viene obbligatoriamente ridotta l’attività fisica. Intanto con l’arrivo della bella stagione, gli alpinisti/escursionisti dell’associazione, continuano a proporre esercizi da praticare ogni giorno in casa, e belle immagini dei territori ove l’alpinismo lento è una importante attività turistico-sportiva. E con l’occasione Mangia Trekking, “dagli Appennini alle Ande” continua a suggerire l’ascolto di buona musica ed a mantenersi sereni e tranquilli evitando ogni stato d’ansia e di timore che potrebbe contribuire a ridurre le difese immunitarie.