L’associazione “Cio nel cuore” ha donato un monitor multiparamedico all’ospedale
Foto di gruppo durante la donazione del monitor multiparamedico
Foto di gruppo durante la donazione del monitor multiparamedico

Un nuovo monitor multiparamedico per il controllo dei parametri del paziente è stato donato al reparto di Medicina, dell’Ospedale grazie all’impegno dell’associazione “Cio nel cuore”. Ed è stata proprio la presidente dell’associazione, Antonella Bonvincini (moglie dell’indimenticabile Pier Giacomo Tassi, ovvero “Cio”), che ha voluto sottolineare come il momento di consegna dell’ausilio elettronico al lavoro degli operatori sanitari, sia il frutto di un valore collettivo che ha visto tante associazioni partecipare (il Centro Lunigianese di Studi Giuridici, l’Associazione sportiva Volley Pontremoli, i Fuochisti di San Geminiano e di San Nicolò, i Lions Pontremoli-Lunigiana, gli “Amici di Valentina”, gli operatori ospedalieri oltre a tanti privati cittadini) tutte unite grazie al profondo legame che le accomuna verso il nosocomio pontremolese.

Il monitor multiparamedico donato dall'associazione "Cio nel cuore"
Il monitor multiparamedico donato dall’associazione “Cio nel cuore”

Sull’importanza della donazione si è soffermato il primario dell’ospedale, Lino Mori: si tratta di un macchinario piccolo, leggero ed affidabile che è indicato per la rilevazione dei parametri vitali. Misura in maniera non invasiva la pressione sanguigna, la saturazione di ossigeno nel sangue, la frequenza respiratoria ed acquisisce l’elettrocardiogramma esaminando in tempo reali i valori segnalando eventuali allarmi. Ma particolarmente interessanti sono stati gli interventi delle sindache di Pontremoli, Lucia Baracchini, e di Filattiera, Annalisa Folloni, che sono andate ben oltre ai protocollari saluti di ringraziamento. Infatti le due prime cittadine hanno voluto evidenziare come in troppe situazioni la sanità delle piccole realtà sembra abbandonata e che sopravviva solo ai gesti delle associazioni di volontariato che “in maniera positiva e propositiva”, come sottolineato dalla Baracchini, si fanno carico “di quello che dovrebbe essere garantito dalle istituzioni e dall’azienda sanitaria”. Concetti condivisi anche dalla collega filattierese “a tutti i cittadini e a tutte le realtà territoriali devono garantite le stesse qualità dei servizi, soprattutto in un ambito delicato come quello sanitario”.