
Verso le elezioni comunali di primavera. Per Manenti sindaci di centrosinistra uscenti da confermare, compresa la Folloni a Filattiera. A Fivizzano confronto aperto

“Vogliamo essere il partito dell’inclusione per aggregare tutti quelli che si riconoscono nei valori del centrosinistra: divisi non si va da nessuna parte”. A parlare è Enzo Manenti, segretario provinciale del Partito Democratico, alle prese con l’appuntamento di primavera delle elezioni comunali a Bagnone, Casola, Comano, Filattiera, Fivizzano, Fosdinovo, Licciana, Podenzana e Tresana. La sconfitta dello scorso anno a Massa brucia ancora. Il PD apuano non governa nessuno dei due co-capoluoghi: Carrara dal 2017 ha un sindaco Cinque Stelle, la città ducale nel 2018 è andata al centrodestra. “Dal livello nazionale a quello locale abbiamo vissuto grandi difficoltà – continua Manenti – ma ripartendo con un nuovo corso vogliamo tenere unite tutte le anime all’interno del PD, stringere accordi con tutte le forze del centrosinistra e recuperare l’elettorato che si rifà a quest’area politica e che nel recente passato, magari per protesta, ha votato per forze populiste”. Manenti pensa al “civismo” che “esiste anche in Lunigiana: vogliamo individuare candidati e costruire programmi che possano dare una risposta in questo senso”. In merito alle candidature la premessa di Manenti è che “i sindaci che hanno ben amministrato vanno ricandidati, siano essi del PD o di altre forze del centrosinistra”. Dunque il PD riconfermerà Carletto Marconi a Bagnone, Camilla Bianchi a Fosdinovo e a Comano Cesare Leri che può candidarsi per il terzo mandato.

Ma il riferimento è anche ad Annalisa Folloni: a Filattiera, dopo cinque anni di opposizione, il PD è dunque pronto a sostenerne il secondo mandato. Manenti riconosce alle realtà locali autonomia ma all’interno di un quadro provinciale che tenga unito il centrosinistra, dunque anche a Filattiera “siamo a buon punto”, dice, per una coalizione unita attorno alla sindaca uscente. Simile il discorso per Podenzana, dove tutto il centrosinistra dovrebbe riconoscersi in una figura che si candiderà per raccogliere il testimone da Riccardo Varese, sindaco per 15 anni. Dopo la fallimentare esperienza di cinque anni fa si dovrebbe tornare ad un centrosinistra unito anche a Tresana, dove il centrodestra ha governato negli ultimi cinque anni e cerca la conferma. Idem a Casola: anche qui un sindaco di centrodestra ricandidabile, con il PD al lavoro e con la prospettiva di individuare candidati giovani.

E a Fivizzano? “Il sindaco Paolo Grassi è in scadenza – ricorda Manenti – e anche qui lavoriamo per una coalizione che guardi a quel civismo che in questo comune ha avuto un consenso importante. È un elettorato di centrosinistra che in passato non ha condiviso la nostra proposta, ma oggi le nostre liste sono aperte a contributi come questi”. Ma molto dipenderà da Grassi: dieci anni da sindaco, fondatore del PD, ma in aperta rottura con il partito al punto che nelle elezioni provinciali è stato promotore di una lista alternativa: dunque a rischio sospensione. “La scelta fatta da Grassi in Provincia ha creato molti problemi – chiarisce Manenti – ma per quanto mi riguarda lui resta un esponente del PD almeno fino a quando la Commissione di Garanzia del partito non si esprimerà in merito. Con lui stiamo lavorando alla ricerca di una proposta comune”. Per Fivizzano Manenti non esclude le primarie, ma solo come estrema ratio: “Le primarie sono di aiuto per trovare soluzioni se queste non emergono dal confronto tra i soggetti che siedono al tavolo della coalizione, ma al momento posso dire che non sono in vista”. Resta Licciana, il comune del quale Manenti è stato sindaco per un quindicennio; la scomparsa di Pierluigi Belli, che aveva portato per la prima volta il centrodestra al governo del comune, chiama gli elettori alle urne dopo appena due anni: “Siamo in una situazione molto particolare – spiega Manenti – e il centrosinistra anche qui sta lavorando per riorganizzarsi: posso dire che ci sarà un buon rinnovamento”. Esclude che possa essere lui il candidato: “Sono solo battute: il mio ruolo da sindaco è finito con la conclusione del terzo mandato – assicura – e io sono qui per sostenere la lista che si formerà. Al momento ci sono tutte le condizioni perché il progetto del centrosinistra unito attorno ad un candidato nuovo vada a buon fine”. Pronostici? Il segretario provinciale del PD si esprime con un realismo ottimistico, nonostante i recenti risultati negativi e il vento che soffia da Roma: “Le elezioni comunali hanno una forza in sé che non dovrebbe subire più di tanto il condizionamento della tendenza nazionale; certo, in Lunigiana il voto politico dello scorso anno non è andato al centrosinistra e anche per questo dobbiamo attuare una politica che possa affermare il ruolo e il risultato di quelli che saranno i nostri candidati”. Magari cercando di intercettare quel voto di elettori storici andato al M5S che potrebbe non essere presente in alcune delle elezioni comunali? “Chi nell’elettorato dei 5S si sente di centrosinistra ma non ci ha votato magari per protesta è il benvenuto!”.
Paolo Bissoli