
Dominio belga al 43° Giro ciclistico della Lunigiana juniores

è troppo presto per dire se sul gradino più alto del podio del Giro della Lunigiana juniores sia finito, dopo Chioccioli, Simoni, Cunego e Nibali, un altro futuro vincitore di grandi corse a tappe. Certo è che sulle strade della val di Magra che hanno ospitato la 43° edizione della corsa, il belga Remco Evenepoel ha mostrato doti da Cannibale (ogni riferimento al conterraneo Eddy Merckx è deliberatamente voluto). Fiammingo, 18 anni compiuti a gennaio, terza stagione in bici dopo un passato da calciatore in cui ha vestito pure la maglia della nazionale U16, il giovane talento si è presentato alla partenza da La Spezia dopo avere conseguito poche settimane fa il titolo europeo juniores sia a cronometro che nella gara in linea, dove ha inflitto distacchi di altri tempi ai battuti: logico che i favori del pronostico della corsa a cui hanno preso parte 8 nazionali, 14 rappresentative regionali italiane e la tradizionale rappresentanza di Massa Carrara (quest’anno denominata “Lunigiana”) fossero tutti per lui.

Da lì ad immaginare un dominio incontrastato come quello che si è visto, ce ne passa. Evenepoel ha vinto la prima semitappa in volata alla Venere Azzurra di Lerici, giovedì 30 agosto, piazzandosi secondo nella breve cronoscalata pomeridiana di Castelnuovo Magra dietro al ceco Vacek. Venerdì 31 agosto, a Fiumaretta, ha vinto da finisseur scattando a 2 km dall’arrivo e lasciando il drappello formatosi sulla salita di Montemarcello. Sabato 1 settembre, nella tappa delle Alpi Apuane con arrivo in salita a Casette di Massa ha ceduto solo 10 secondi a Vacek, mentre domenica 2 settembre, nella tappa che terminava ai piedi di Ortonovo, quartier generale degli organizzatori dell’U.S. Casano, il prodigioso belga, anziché gestire i 50” di vantaggio sul compagno di squadra Van Wilder, si è speso in una fuga di 40 km al termine della quale ha distanziato di 1’11” il secondo. Il giovane fiammingo – che passerà ai professionisti senza passare dagli under 23: già firmato un contratto con la corazzata belga Quick Step Floors, dove “imparerà il mestiere” da campioni come Viviani, Alaphilippe e Gilbert – è salito sul podio affiancato da Van Wilder, secondo a 2’33” e dal tedesco Gebner, terzo a 2’49”. Miglior italiano, quinto, il friulano Marco Frigo.

Oltre agli aspetti agonistici, note positive dalla più importante corsa a tappe del mondo per 17-18enni: la crisi che portò alla cancellazione del Giro della Lunigiana 2014 sembra oramai passata, anche grazie al sostegno economico del Ministero dello Sport, e quest’anno è tornata a corrersi su quattro tappe anziché tre come nelle ultime edizioni. Peccato per l’assenza di arrivi o anche del solo transito della gara nella Lunigiana interna, come spesso avvenuto in passato: sfugge agli amministratori lunigianesi, evidentemente, il battage promozionale offerto al territorio da questa manifestazione. (Davide Tondani)