Il Bancarella? “Un Premio ‘pulito’ che merita di essere sostenuto”

Il presidente Tarantola conferma le difficoltà economiche ma allo stesso tempo evidenzia i successi come presenze e in particolare la “riscossa” del Bancarella Sport. E replica alle accuse dello scrittore Mauro Corona  che in un’intervista ha confessato di aver saputo in anticipo della sua vittoria al Bancarella.

Premio Bancarella 2018 - Foto di rito durante la premiazione - Ignazio Landi, Catena Fiorello, Matteo Strukul,Dolores Redondo, Gianni Tarantola, Lucia Baracchini, Eugenio Giani (foto Massimo Pasquali)
Premio Bancarella 2018 – Foto di rito durante la premiazione – Ignazio Landi, Catena Fiorello, Matteo Strukul,Dolores Redondo, Gianni Tarantola, Lucia Baracchini, Eugenio Giani (foto Massimo Pasquali)

Che i premi letterari in Italia stiano attraversando un periodo difficile è un dato assodato ormai da oltre un decennio. Le cause sono molteplici: la diminuzione dei lettori, la proliferazione di case editrici che stampano letteralmente di tutto proponendo molti libri di bassa qualità, il poco impatto che i premi stessi, con le storiche inevitabili eccezioni, hanno poi nel determinare un aumento delle vendite. Con un risultato finale che è più o meno uguale per tutti: i soldi, indispensabili per sostenere i premi, scarseggiano quando proprio non latitano.

Ma certo sentire queste preoccupate riflessioni durante la serata finale del Premio Bancarella ad opera di Gianni Tarantola, presidente della fondazione “Città del Libro”, l’ente che ne cura l’organizzazione, fa comunque un certo effetto. Perché Tarantola, salito sul palco per i tradizionali saluti, non ha usato giri di parole per spiegare la situazione: “Il Bancarella ha bisogno di sostegno. Se volete bene al Bancarella – ha dichiarato rivolgendosi in primo luogo alle autorità presenti – aiutateci. Perché abbiamo dei problemi. Il Bancarella ha 66 anni e vorremmo che non finisse mai, perché rappresenta un motivo di orgoglio non solo per Pontremoli ma per tutta la Toscana e per tutta l’Italia” .

La premiazione del Bancarellino 2018
La premiazione del Bancarellino 2018

Quasi inevitabile, dopo parole così importanti, chiedere al presidente il perché della situazione attuale che, sostiene, è dovuta ad una diminuzione dei contributi erogati dagli storici sponsor del Bancarella: “Purtroppo Banca Carige e Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara – evidenzia Tarantola – non sono più nella possibilità di sostenerci finanziariamente come in passato. In quest’ottica, già da qualche anno il Premio ha operato importanti riduzioni per contenere i costi e sopravvive solo grazie al fondamentale apporto dei volontari che garantiscono che l’evento ogni anno abbia la stessa qualità che caratterizza la sua lunga e gloriosa storia. Ma è chiaro che si tratta di una situazione che non è sostenibile nel lungo periodo e a cui bisogna necessariamente dare risposta”. L’appassionato discorso di Tarantola sul palco del Bancarella pare aver mosso la sensibilità delle autorità presenti e quindi sia il presidente del consiglio regionale, Eugenio Giani, che gli onorevoli Alessandro Cattaneo e Cosimo Ferri, hanno assicurato il loro impegno per reperire fondi per il futuro del Bancarella. “Abbiamo bisogno che Governo, Regione, Provincia ci sostengano. E assieme a questo dobbiamo sviluppare un discorso di sponsorizzazione con un soggetto esterno capace di darci un supporto finanziario”.

La premiazione dei vincitori del Bancarella Sport 2018
La premiazione dei vincitori del Bancarella Sport 2018

Anche perché, sostiene il presidente, al di là delle difficoltà economiche, il Bancarella ha dimostrato quest’anno di godere comunque di buona salute almeno nelle presenze: “C’è stata una grande partecipazione ad entrambe le serate. E sottolineo con particolare soddisfazione la crescita del Bancarella Sport che, dopo un periodo difficile, sta trovando un nuovo rilancio in questi ultimi anni anche grazie all’interesse delle case editrici. Ed anche il Bancarella ha dimostrato di stare bene, con libri importanti e ospiti di grande rilievo”.

Inevitabile chiedere al presidente una battuta in merito alla recente dichiarazione di Maurizio Corona, lo scrittore vincitore del Bancarella 2011, il quale durante un’intervista uscita proprio nei giorni del Premio ha affermato testualmente che “i premi letterari sono ipocrisia pura. Ho vinto il Bancarella, no? Beh, lo sapevo già da un mese prima”. “Trovo che sia una polemica sterile – replica Tarantola – al massimo può essere stato l’editore che ha, inopinatamente, promesso allo scrittore la vittoria ma si è trattato di un suo azzardo che, per sua fortuna, ha colto nel centro. Dal canto mio posso assicurare che, anche per chi cura la manifestazione, è praticamente impossibile sapere in anticipo il vincitore del Bancarella. Al massimo si può ipotizzare una tendenza in base alle vendite, ma da qui a conoscere il nome del vincitore ce ne corre. Anche perché se c’è un premio pulito e trasparente questo è proprio il Bancarella”. (r.s.)