
Prova solo velleitaria della Pontremolese che si fa riagguantare da un Calenzano in cerca di punti e non conferma lo scoop infrasettimanale. Il Serricciolo si ferma per il maltempo e la Seconda non compensa la situazione perché solo la Filattierese ottiene un risultato importante, mentre le altre sopravvivono. Terza praticamente già scritta con le nostre più in vista che cercano in ogni modo di evitarsi al primo confronto play off. Ma la corsa è ancora lunga per tutti e le prospettive davvero risicate con il rischio di perdere quanto creato.

Crediamo sia chiaro un po’ per tutti che la situazione del nostro calcio ha raggiunto uno stato tale da togliere qualsiasi stimolo positivo alla ricerca di motivazioni che mettano in grado anche solo di ipotizzare qualcosa di praticabile. Non appena, infatti, succede qualcosa di buono, a seguire ecco subito l’improponibile per cui quello che avevi messo in lista come presupposto per inventare illusioni, immediatamente viene cancellato ed il quaderno della fantasia si riempie di segni illeggibili. Non che i margini per costruire qualcosa di serio ormai fossero proprio abbondanti, però un qualche minimo spiraglio sembrava essersi riaperto lo scorso turno, per lo meno per invogliare a continuare un racconto che, se non riesce a proporre un qualche finale auspicabile, a volte non vale neppure la pena di essere continuato. Restiamo alla Pontremolese. La pagina scritta contro il Camaiore nel recupero infrasettimanale a suo modo invogliava a mettere da parte qualche foglio bianco nella speranza che potesse succedere nell’immediato quel tanto che desse la possibilità di mettere in cantiere un qualche imprevedibile peana. Perché non è da tutti battere la prima della classe e farlo due volte nel giro di un paio di mesi vuol dire che qualcosa di buono ancora avanza e su quel buono potrebbe anche capitare di costruire l’impossibile. Invece, il sogno è durato solo mezza partita perché i ragazzi di Ruvo prima ci hanno illuso di essere in grado di potere compiere una nuova impresa, poi si sono seduti fino a permettere al Calenzano di andare a segno e, quindi, chiudere anzitempo i giochi per evitare il rischio l’una per l’altra di farsi danni sulla carta irrimediabili. Certo, ora, anche in forza degli altri risultati, la situazione è un po’ più rosea, ma non definitivamente rasserenante perchè mancano ancora cinque giornate e la salvezza dovrà essere costruita con la dovuta pazienza perché, sebbene i rischi si vadano riducendo, la prospettiva di finire invischiati nella lotteria dei play out non è così remota come potrebbe sembrare e, già da domenica sarà il caso di prestare la dovuta attenzione perché solo proseguendo nella crescita sarà possibile valutare quanta strada ci avanzi per potere finalmente tirare il fiato senza affanno. La trasferta di Quarrata, infatti, è piena di insidie, di quelle che potrebbero lasciare il segno e più il tempo passa meno avanzano margini per porre rimedio ad eventuali errori, quindi meglio evitarli preventivamente, piuttosto che piangerci sopra.

Chi agli errori non deve neppure pensare è il Serricciolo che, a riposo per il maltempo, ha la bella occasione per tirare il fiato e rimettere in sesto almeno la parte fisica in vista di un finale che sembrerebbe poter riservare sorprese ancora tutte da valutare. è evidente, infatti, che il torneo non è affatto deciso e il continuo cambio della guardia in vetta la dice lunga sulla situazione di equilibrio tra le contendenti che va perdurando ben oltre il dovuto senza decidersi a decretare una pretendente ben delineata. L’eventuale vittoria nel recupero, che sarà disputato probabilmente prima della pausa pasquale, porterebbe la squadra di Andreazzoli a tre sole lunghezze dalla vetta, ovvero riaprirebbe possibilità che avevamo accantonato. Sia chiaro, la nostra convinzione che non si voglia crescere resta immutata, però se si offrisse una nuova occasione sarebbe come sputare in faccia alla fortuna, oltre che offendere ogni logica sportiva, al punto che sarebbe meglio smettere piuttosto che prendere in giro la gente. Quanto alla Seconda verrebbe la voglia di dire da subito che è quasi inutile sprecare ancora parole. Nei fatti, tolta la regina del torneo, la situazione dei probabili play off completi si fa sempre più concreta perché anche quelle squadre che sembravano lanciate ad evitare i rischi del torneo finale stanno tirando i remi in barca e, quindi, la possibilità del rientro nei giochi si sta riaprendo anche per le nostre che pensavamo in odore play out. Per cui, udite, udite! quella Filattierese sulla quale di recente abbiamo pianto lacrime amare per tracolli inattesi e laceranti, con un paio di colpi di coda eclatanti si è portata a ridosso della zona calda e, se avrà la forza di continuare con gli stessi ritmi, non è detto che non riesca a strappare la posizione a squadre come Monti e Fivizzanese che fin dall’inizio si stanno barcamenando per essere della partita. Eh sì!, perché mentre la Fivizzanese per lo meno salva la faccia e tiene il passo delle migliori abbarbicandosi alla meglio alla zona azzurra che varrebbe il sogno, il Monti ritrova il modo per complicarsi la vita facendosi beffare nello scontro clou di giornata contro un avversario che, anche di recente, aveva dimostrato di non essere affatto il flagello del cielo, ma una squadretta regolabile solo con un po’ di convinzione. Invece, eccoti la beffa e il ritorno amaro nel mucchio per tornare una volta di più ad inseguire, nella consapevolezza che, a forza di perdere occasioni, alla fine è più che probabile prendersela nello stoppino, come dice uno dei nostri adagi più diffusi. Poco da dire, sebbene solo da una parte, per Monzone e FilVilla, con i fivizzanesi che mantengono aperta la prospettiva di cavarsela senza danni se avranno la forza di tirare fuori le unghie in questo finale, consapevoli però che anche le altre non saranno dammeno e quindi ci sarà bisogno di un sovrappiù di concentrazione. Per i gialloneri, invece, una situazione che peggio di così non potrebbe proporsi perché sono ad un tiro di fune dalla zona a rischio e non riescono a trovare quella continuità che permetterebbe loro di fare i punti necessari per coprirsi le spalle; anzi, tenuto conto della mentalità imperante, paiono tra le probabili da piazzare in zona play out a contendersi, si spera in positivo, l’unico posto disponibile per retrocedere visto che per due squadre ormai i giochi sono fatti da tempo. è chiaro che o si trovano le motivazioni ora, oppure tanto vale calare il calabile e smettere di battersi così almeno, codificata la rassegnazione, non varrebbe neppure la pena di arrabbiarsi. Quanto alla Terza, è evidente nei numeri che ormai l’incomodo inserto versiliese ha ripreso il volo ed ha aperto un varco incolmabile per cui la prima piazza è un gioco fatto. Avanza, come evidente, la seconda possibilità e qui sono in lizza ben due delle nostre, Mulazzo e Atl. Podenzana e il ritrovato Cerreto. Il problema vero resta quello di evitare che le due nostre vadano a scontrarsi in prima battuta perché almeno ci avanzerebbero due opportunità per piazzare il colpo vincente. La questione è tutta aperta perché le tre sono divise solo da un punto e, quindi, si gioca su un equilibrio che resta l’unica cosa interessante di questo torneo.
Luciano Bertocchi
