La bella musica protagonista dell’avvio della stagione teatrale

Al “Quartieri” di Bagnone il Quintetto a fiati dell’Ort

Il quintetto di fiati dell'Orchestra regionale Toscana assieme (al centro) all'attore Alessandro Riccio
Il quintetto di fiati dell’Orchestra regionale Toscana assieme (al centro) all’attore Alessandro Riccio

è stata la musica la protagonista assoluta della serata d’apertura della stagione di spettacoli del Teatro Quartieri di Bagnone. Il freddo pungente non ha spaventato gli appassionati dei più grandi compositori di opere senza tempo. Sul palco il Quintetto a fiati dell’Ort (Orchestra Regionale Toscana): Fabio Fabrizzi (flauto), Alessio Galiazzo (oboe), Marco Ortolani (clarinetto), Andrea Albori (corno), Umberto Codegà (fagotto). Con bravura, passione e grazia, i musicisti hanno guidato il folto pubblico a sperimentare un viaggio speciale, fatto di suoni e di note, attraverso alcune fra le più belle e famose pagine del vasto repertorio di Mozart, Rossini, Bizet e Puccini. Un quadro policromatico che nasce dal collaudato affiatamento del Quintetto, ove ogni componente mette a disposizione il suo carisma per un risultato corale, che esalta il linguaggio della musica e cattura l’attenzione di chi ascolta con una partecipazione reale e concreta. Non si può rimanere indifferenti di fronte alla bellezza di composizioni immortali come “Le nozze di Figaro”, “Il barbiere di Siviglia”, la “Suite da Carmen”, “Vissi d’arte, vissi d’amore” da Tosca. Un intreccio musicale con il marchio inconfondibile dei grandi autori. L’arte rossiniana determinò una vera e propria rivoluzione nel campo della musica operistica, aprendo la via ad una nuova, più comunicativa forma di teatro. Le opere di Puccini sono il risultato di una non comune sensibilità musicale dove al centro c’è, spesso, una donna con la sua umanità e delicatezza. Mozart si distingue per una irraggiungibile padronanza dei mezzi espressivi, mentre Bizet rappresentò la “Carmen”, suo capolavoro, nel 1875 all’Opéra Comique, in Francia. Bravissimo l’attore e regista fiorentino Alessandro Riccio il quale, con la sua innata capacità di trasformismo, ha raccontato in modo accattivante alcuni aspetti della vita dei suddetti compositori, regalando al pubblico entusiasta buffe scenette che hanno suscitato risate e riscosso applausi. Tanto che tutti protagonisti sono stati richiamati, più volte, sulla scena. Soddisfatto il sindaco Carletto Marconi: “La fattiva collaborazione con la Fondazione Toscana Spettacolo onlus, l’impegno profuso dalla direttrice del Museo Francesca Guastalli, un piccolo tesoretto recuperato fra molte difficoltà e lo sforzo finanziario dell’Amministrazione (circa 15mila euro a cavallo degli anni 2017-2018) hanno permesso, anche per questa stagione, la riapertura del Teatro con un cartellone di tutto rispetto che comprende rappresentazioni e attori di successo. Crediamo che il teatro, specialmente per i piccoli comuni come il nostro, sia volano di crescita culturale e di aggregazione, visto che molte persone arrivano anche dai comuni limitrofi”. Ivana Fornesi