
Anche in Lunigiana si concretizzano i frutti della legge 112/2016

Avevamo, a suo tempo, dato ampio spazio, sulle pagine del nostro settimanale, all’approvazione della legge “Dopo di noi”. Un lungo iter legislativo con, al centro, i diritti dei disabili e delle loro famiglie. L’Associazione lunigianese “Aldi” sotto la appassionata guida del presidente Paolo Bestazzoni, in linea con le norme nazionali vigenti, sta portando avanti importanti progetti, a partire dalla realizzazione di abitazioni destinate ad accogliere gruppi di cinque persone. “La nostra associazione che sta per divenire Fondazione – dice soddisfatto Bestazzoni- è uno strumento indispensabile per la gestione del “Dopo di noi”, quando, purtroppo, i nostri ragazzi saranno privati, per la legge dell’esistenza umana, dell’amorevole presenza dei genitori. Il progetto suddetto procede grazie alla generosità di chi ci ha donato il terreno, situato nella frazione di Filetto. Qui, l’edificio disporrà di ampi spazi verdi con la possibilità di accedere al complesso sportivo di Villafranca ai fini del giusto inserimento dei ragazzi, della loro socializzazione ed aggregazione per ulteriori cammini di speranza per quanto concerne la qualità della vita. Indispensabili contesti ricchi di sinergie adeguate e favorevoli a interventi costruttivi capaci di porre, in primo piano, la persona con la sua irripetibile dignità in costante dialogo fra i vari “attori” dell’educazione e della formazione: famiglia, scuola, enti, associazioni, territorio”.

Molto positivo il bilancio dell’anno 2017 con un elenco di attività, laboratori, incontri con specialisti del settore, spettacoli di grande pathos. Progetti che, come “Moving dance”, continueranno nel nuovo anno coinvolgendo sia i ragazzi disabili che normodotati, unitamente ad alcune mamme “ginniche”. Non mancheranno corsi di ginnastica dolce, nei Centri di socializzazione che funzionano bene, grazie al supporto dell’Asl e alla squisita umanità del personale; musico terapia e nuoto per il Centro “Eduplay” di Bagnone. Inoltre, l’accesso ai parchi gioco offrirà momenti ricreativi e di svago.
Ci pare che l’impegno sia davvero corale, nella consapevolezza che trovare punti di contatto, idee convergenti, valori condivisi e vissuti è segno di civiltà e progresso ed autorevole invito, per ciascuno di noi, a modificare il diffuso sguardo qualunquistico, con cui, spesso, ci si accosta a problematiche complesse. Più mossi da curiosità di cronaca che da reale volontà di corresponsabilità. Una sfida da vincere insieme per il bene dei ragazzi. La nostra primavera più bella. Comunque essi siano.
Ivana Fornesi