Gli Amici del Campanone in visita al Duomo
Giornata che ha concluso il programma per l’annuale incontro in onore di San Geminiano
Piazza del Duomo a Milano
Piazza del Duomo a Milano

Nella mattinata di sabato 22 marzo, a completamento del programma previsto per l’annuale incontro conviviale di San Geminiano del 22 febbraio svoltosi presso l’Hotel Touring a Milano, numerosi soci e simpatizzanti dell’Associazione, di origine pontremolese e lunigianese, residenti in Lombardia, si sono ritrovati sul sagrato di Piazza Duomo per la visita all’incredibile monumento gotico, organizzata come consueto appuntamento culturale annuale in terra lombarda e gestita con la squisita e ben nota professionalità delle Prof.sse della Pinacoteca di Brera.

Alessandra Campagna e Cristina Proserpi, sempre disponibili per fare scoprire l’impareggiabile patrimonio storico ed artistico di Milano Gli oltre cinquanta partecipanti, divisi in due gruppi, hanno compiuto la visita su due percorsi separati, comprendenti esterno ed interno del Duomo, quindi in grado di ammirare e gustare le molteplici occasioni offerte dal ricchissimo monumento per osservarlo dettagliatamente nei particolari architettonici, scultorei, pittorici, contestualizzati ampiamente dalle espertissime guide nei vari periodi storici ed artistici in cui il monumento è venuto realizzandosi. La visita, come immaginabile, ha riscontrato grande approvazione fra i partecipanti, ma non solo per la competenza e professionalità delle Guide, ma per l’occasione davvero inusuale di potere entrare in contatto diretto con i dovuti supporti con un monumento unico nella sua originalità e nella sua offerta culturale.

Claudio Caldi, presidente degli "Amici del Campanone" di Milano
Claudio Caldi, presidente degli “Amici del Campanone” di Milano

Grande soddisfazione, quindi, per l’originalità della proposta che, come sempre in passato, è andata oltre le migliori aspettative proprio perché scoprire Milano nelle sue eccellenze non è affatto facile e poterlo fare in questo modo conferma l’indiscutibile capacità degli organizzatori di puntare sempre al meglio per tenere alto il rapporto con la terra ospitante che merita di essere gustata nel modo migliore.

Spontaneo, infine, al termine della manifestazione, conclusa con un aperitivo augurale in un noto bar del centro meneghino, l’invito a mantenere la tradizione anche per il futuro per continuare nella proposta di iniziative dello stesso livello culturale, davvero stimolanti per non sentire così assillante il richiamo della terra natia.