Le origini pontremolesi di Gilles Cervara, grande allenatore di tennis
Il bisnonno Giuseppe era partito cento anni fa trovando lavoro nel sud della Francia
Gilles Cervara
Gilles Cervara

Tra le curiosità contenute nell’Almanacco de “La Nunziata”, voluto dalla locale Confraternita della Misericordia, c’è un interessante articolo nel quale il dott. Severino Filippi, per lunghi apprezzato medico di medicina generale, “svela” le origini della famiglia di quel Gilles Cervara che negli ultimi anni si è imposto come uno dei migliori allenatori di tennis a livello mondiale tanto da essere scelto per guidare la squadra tecnica del campione russo Daniil Medvedev, numero 1 al mondo e attualmente in quinta posizione nella classifica.

Nato a Cannes, classe 1981, Gilles ha radici nel territorio della Pieve di Saliceto, proprio di fronte all’Annunziata. Come racconta il dott. Filippi, in quella costa non ancora segnata dal tracciato dell’autostrada, era il grande podere di Manfredo Giuliani dove lavorava Giulio Cervara con la moglie Maria Luigia e gli otto figli. Dall’altra parte della Magra era il podere delle Lame, proprio sulla costa dell’Annunziata, affidato alle mani sapienti di Giuseppe Filippi, cognato di Giulio, e tra le due famiglie i legami non erano solo parentali ma anche di collaborazione nelle pratiche agricole e di grande amicizia. L’arrivo della strada ferrata e la ricerca di personale aveva offerto la possibilità al primogenito tra i figli di Giulio Cervara, Giuseppe, di essere assunto in ferrovia: un’esperienza lavorativa che tuttavia si interruppe all’improvviso e in modo traumatico.

Gilles Cervara (a destra) con il campione russo Daniil Medvedev
Gilles Cervara (a destra) con il campione russo Daniil Medvedev

La partecipazione agli scioperi del 1922 e la conseguente persecuzione fece sì che venisse inserito nella lista dei lavoratori da licenziare dal nascente regime, come accadde negli stessi giorni a decine e decine di ferrovieri antifascisti.

La necessità di trovare lavoro e di fuggire alla repressione, spinse Giuseppe Cervara ad emigrare nel sud della Francia, nella cittadina di Mandelieu dove era già una folta colonia di italiani e lunigianesi in particolare. Anche Severino, fratello minore di Giuseppe Filippi, scelse di partire da Pontremoli dove si era rifiutato di iscriversi al partito fascista, accompagnato dalla moglie Alberta Sardella. I due amici trovarono lavoro nei cantieri edili, ma entrambi collaboravano con Alberta anche nella gestione del bar ristorante “Le franco-italien”: una bella fotografia pubblicata a corredo dell’articolo sull’Almanacco de “La Nunziata” ritrae un folto gruppo di emigranti italiani all’esterno del locale con tanto di orchestrina nel 1928.

Gilles Cervara
Gilles Cervara

Anche grazie alle informazioni messe a disposizione dai lontani cugini di quei Cervara emigrati in Costa Azzurra e che ancora oggi vivono al Fiesolare, nel territorio della parrocchia della Pieve di Saliceto, sappiamo che Giuseppe Cervara continuò a lungo l’attività della propria impresa edile anche con il figlio Aldo. Tuttavia, in seguito, i due nipoti hanno scelto altre strade. Ed è proprio dal primogenito di Aldo Cervara che a Cannes, il 2 gennaio 1981, è nato Gilles, cresciuto con la passione per il tennis a tal punto da cimentarsi, fino al 2008, anche nel circuito professionistico.

Nel luglio 2013 sarebbe stato poi tra i fondatori dell’Elite Tennis Center nella città della Costa Azzurra e proprio qui il giovane Cervara ha conosciuto il campione russo diventandone nel 2017 allenatore a tempo pieno portandolo a vincere i maggiori tornei e in vetta alla classifica. Risultati che sono valsi a Gilles il titolo di Allenatore dell’Anno nel 2019. Per gli appassionati italiani di tennis il suo volto è diventato familiare grazie alle numerose inquadrature che gli vengono riservate nel corso degli incontri, quando siede a bordo campo con gli altri componenti dello staff tecnico di Medvedev. E sono in tanti, fra la Pieve e l’Annunziata, a sperare che prima o poi Gilles Cervara possa intraprendere un viaggio nella memoria alla scoperta delle radici della propria famiglia.

p. biss.