Casola: Incontro con l’operatrice ONU Beatrice Tesconi, originaria della frazione di Reusa
Partecipata conferenza coordinato dalla giornalista Lucia Anselmi. “Conoscenza e comunicazione per costruire la pace” 
Foto di gruppo con Beatrice Tesconi, terza da destra e la giornalista Lucia Anselmi, terza da sinistra.
Foto di gruppo con Beatrice Tesconi, terza da destra e la giornalista Lucia Anselmi, terza da sinistra.

Nella sala del Consiglio Comunale di Casola, lo scorso 23 dicembre, si è avuto un interessante incontro con la giornalista Lucia Anselmi che ha dialogato con Beatrice Tesconi, operatrice ONU originaria di Casola, su tematiche riguardanti il suo lavoro e la pace nel mondo.

Ad aprire il convegno il sindaco Mattia Leonardi che ha portato i saluti dell’amministrazione e ha sottolineato come l’iniziativa vada nella direzione di valorizzare e porre ad esempio le persone che, partendo dal territorio, sono diventati campioni di ricerca operosa e di promozione culturale in Italia e all’estero. Come detto è stata la Anselmi a coordinare l’incontro, giornalista che ha collaborato con il Secolo XIX e con varie testate sportive sia cartacee che on line. è stata quindi lei ad interfacciarsi con Beatrice Tesconi operatrice presso l’ONU, che ha operato in vari contesti internazionali: Giordania, Tunisia, Siria, in Irak su mandato del governo tedesco per la sua conoscenza della lingua araba.

Il legame della famiglia Tesconi con la frazione di Reusa
Un momento dell'incontro con Beatrice Tesconi, ta destra, e la giornalista Lucia Anselmi
Un momento dell’incontro con Beatrice Tesconi, ta destra, e la giornalista Lucia Anselmi

Ad ascoltarla c’erano anche i suoi genitori sempre premurosi nel seguirla e sostenerla nelle sue impegnative missioni. Il babbo Tesconi con il fratello da tempo opera con compagnie petrolifere nel mondo, portando con sé la famiglia e facendo studiare i figli in varie parti del mondo.

Ma la famiglia Tesconi di Reusa è ben conosciuta a Casola per la sua operatività e intraprendenza. Il nonno di Beatrice, Amedeo, è emigrato in Belgio e ha lavorato in miniera. Lì ha conosciuto la moglie Rosetta, emigrata dalla Calabria e dopo sposati sono venuti ad abitare a Reusa, lavorando in cantiere e nei campi. Rosetta da subito è diventata l’anima del borgo: ha attivato uno spaccio alimentare di campagna, all’occorrenza preparava un piatto da mangiare per gli operai e i boscaioli. Beatrice vi passava tutte le estati e non mancava di dare una mano nelle sagre di vari borghi del comune di Casola, portando disponibilità e allegrezza.

La lezione di Beatrice Tesconi
Il pubblico presente alla conferenza
Il pubblico presente alla conferenza

La stessa generosa schiettezza che si è trovata nelle sue parole quando durante la conferenza ha parlato delle popolazioni, con cui viene in contatto. Rispetto e ascolto per giungere ad una comunicazione costruttiva sono le linee guida da seguire. Non sono stati emessi giudizi di condanna dalle sue riflessioni, ma inviti a capire e ha lasciato i presenti a bocca aperta quando ha parlato delle decine di migliaia di uomini donne bambini racchiuse nelle tendopoli nate dal disfacimento dell’ISIS, provenienti da tutti gli stati del mondo, attratte da speranze e visioni di vita per noi rasenti il fanatismo.

Ora sono da reinserire nel contesto sociale dei loro paesi: da portare a giudizio chi si è macchiato di eventuali crimini, ma di reinserimento nel quotidiano chi ora si trova apolide in un mondo senza patria. Grande l’attenzione e la partecipazione degli studenti presenti, molti dei quali di origine araba. La lezione della Tesconi si può riassumere: la conoscenza e la comunicazione sono la base per una duratura pace e fratellanza tra gli uomini.

Corrado Leoni