Fivizzano: la frazione di Prato in vendita per 1 milione di euro
Ma sono tanti i luoghi spopolati che meritano attenzione e recupero
Uno scorcio della frazione di Prato a Fivizzano
Uno scorcio della frazione di Prato a Fivizzano

Prato, piccola frazione del Comune di Fivizzano, 5.000 metri quadri di edifici, 19 ettari di terreno, è in vendita per un milione di euro. Sembra, anzi, che ci sia già l’acquirente, pronto a firmare il contratto, solo quando, però, il Comune garantirà la possibilità urbanistica, ora mancante, di poter costruire campo da tennis, piscina e tutto quanto utile per creare una struttura ricettiva accogliente ed in grado di ospitare un turismo di qualità. Sono trenta anni che il paese, che conserva ancora i caratteri costruttivi propri della civiltà contadina (muri in pietra, infissi in legno grezzo,…), è in stato di abbandono, pur non essendo lontano dalla strada regionale sottostante, che dalla Lunigiana porta in Lucchesia, e pur avendo davanti “un panorama mozzafiato”, come lo ha definito Caterina Rapetti. Forse è proprio per questo che attira l’attenzione delle agenzie, in questo caso di una di Londra. Risulta che l’Amministrazione Comunale sia impegnata a predisporre gli atti per consentire agli acquirenti di poter realizzare i loro progetti, in sintonia, comunque, con le esigenze ambientali.

La situazione di Bottignana e Posterla
Veduta aerea del paese di Posterla
Veduta aerea del paese di Posterla

Ci sono anche altri borghi, nel Comune di Fivizzano, che sono privi di abitanti o che possono contarne molto pochi, addirittura uno solo a Bottignana. A Posterla, ad esempio, non sono più delle dita di una mano e tutti provenienti da altre località, in particolare dalla città, mossi dalla ricerca di ambienti naturali, magari popolati di animali selvatici, che in momenti di saluti non ricevono l’augurio di “crepare” ma di “vivere.”

In questa frazione, vicino alla Nuda, nei pressi del Cerreto, abita proprio, importata, una famiglia che vive all’insegna dell’amore per la natura, che si esprime anche nella cura della falconeria. E, poi, dopo quaranta anni, il paese, per merito di Michele e Caterina, ha vissuto la gioia della nascita di Morgana. Un’altra famiglia si è trasferita lì da Abbiategrasso poco tempo fa. L’elenco dei paesi abbandonati del Comune potrebbe arricchirsi di altri nomi. Sicuramente si possono contare sulle dita quelli a doppia cifra di abitanti. Il fatto che arrivino a stabilirvisi persone da “fuori” è senz’altro positivo, per rivitalizzare i borghi e per dar vita a “nuove” e ben compatte comunità.

Il caso di Gannok Del a Monzone
Panorama di Monzone Alto

Per ora i “casi” sono ben pochi. Nella Valle del Lucido, in particolare a Monzone, c’è riuscito Gannok Del, un inglese di colore, che per lavoro fa la spola fra Italia e Inghilterra.

Attraverso la “Sportiva”, è riuscito a “legare” con gli sportivi e non solo. è stato eletto nel gruppo dirigente dell’USD Monzone, segue la squadra dalla panchina, partecipa a tutte le iniziative, quando non è per lavoro nel Regno Unito.

è profondamente inserito nella comunità monzonese, ed è un esempio di vera integrazione, arricchita da apporti della sua identità.

Andreino Fabiani