A Filetto la rabbia popolare per l’installazione di un’antenna 5G
Una manifestazione dove sono iniziati i lavori. Ora l’amministrazione è riuscita a sospendere la procedura

Un’intera comunità sul piede di guerra per l’installazione di un’antenna per la telefonia 5G. Un nutrito gruppo di cittadini si è dato appuntamento lo scorso 11 dicembre a Filetto, nel comune di Villafranca, sul terreno dove sono iniziati dallo scorso 6 dicembre i lavori per l’installazione di questa torre telefonica, a poche decine dal centro del borgo storico, per manifestare tutto il loro dissenso e le preoccupazioni per le ripercussioni delle onde elettromagnetiche.

Si tratta di un’antenna dall’altezza di 35 metri, di cui per ora è stato realizzato solo il basamento e a cui serviranno circa due mesi di lavori per completare l’opera con un costo previsto di circa 100mila euro. Una delegazione ha perciò incontrato il Sindaco Filippo Bellesi, esplicitando e argomentando il dissenso, e chiedendo lo stop ai lavori. Il primo cittadino ha dichiarato di comprendere le preoccupazioni dei cittadini, promettendo di esaminare attentamente la questione. Tanti i motivi del no dei residenti, come l’impatto negativo sulla salute, il danneggiamento ambientale e le conseguenze sul turismo, il deprezzamento degli immobili e dei terreni che la presenza dell’antenna 5G può indurre. Tutto ha inizio con la richiesta presentata ad ottobre da parte da un’azienda di Milano che lavora per le grandi compagnie telefoniche allo Sportello Unico Suap dell’Unione di Comuni Montana Lunigiana. Una richiesta che la compagnia ha presentato non solo al comune di Villafranca ma anche ad altri quattro comuni della Lunigiana. Non avendo ottenuto risposte negative, entro i 60 giorni, previsti dalla legge, la ditta ha quindi cominciato ad avviare l’opera.

Stop ai lavori l’antenna 5G
Il sindaco di Villafranca, Filippo Bellesi
Il sindaco di Villafranca, Filippo Bellesi

Ma ora, vista anche la protesta dei cittadini, l’amministrazione comunale è intervenuto per bloccare l’opera. Riuscendo ad ottenere, almeno per il momento, uno stop ai lavori per l’installazione dell’antenna per la telefonia 5G.
“Un primo risultato importante – sottolinea il sindaco di Villafranca, Filippo Bellesi – che abbiamo ottenuto anche venendo incontro a timori e alle perplessità della popolazione”. Ma in realtà, sottolinea Bellesi, “il motivo del mancato invio di rilevazioni da parte del Comune è semplicemente legato al fatto che all’ufficio tecnico erano pervenuti degli incartamenti relativi al comune di Bagnone e si era quindi pensato ad un errore nell’invio. Inoltre non c’è solo questo errore tecnico ma manca un’adeguata valutazione sismica, urbanistica e di regolamento del terreno interessato dai lavori”.
Per questo motivo l’Unione di Comuni ha quindi approvato la sospensiva dell’autorizzazione, ed ora il Comune di Villafranca ha tempo una ventina di giorni per presentare le proprie osservazioni che, come ci preannuncia il sindaco Bellesi, saranno improntante ad evitare la realizzazione di questo impianto che “non convince e non è nell’interesse del territorio e della popolazione”.

Le critiche di Emiliano Giusti
Emiliano Giusti, consigliere di minoranza di Villafranca
Emiliano Giusti, consigliere di minoranza di Villafranca

Tra le carte che l’amministrazione si vuole giocare c’è soprattutto quella dell’alto interesse archeologico dell’area “si tratta di una zona in cui sono state rinvenute molte Statue Stele ed è quindi un’area dal grande valore storico culturale. Per questo chiederemo alla Soprintendenza Archeologica di partecipare alla conferenza dei servizi per dare maggiore forza a questo tema”.

Intanto il consigliere di minoranza, Emiliano Giusti tuona contro l’amministrazione “è inaccettabile che il progetto sia stato per 60 giorni in Comune e che nessuno se ne sia accorto. Non voglio dare minimamente colpa agli uffici comunali, visto che l’ufficio tecnico è sotto organico. Dimostrazione della situazione di sbando in cui si trova il comune”.

(Riccardo Sordi)